Nella giornata di ieri era stato lo stesso network telefonico Alarm Phone a parlare di “fuga di massa”, con il riferimento alle 13 barche partite dalla Libia verso l’Europa con a bordo almeno 800 migranti.
Anche in queste ore la situazione appare piuttosto delicata. Basti pensare che in attesa di sbarcare in Italia ci sono almeno, secondo gli ultimi dati, 638 migranti al momento a bordo di tre distinte navi di altrettante Ong.
L’ultimo salvataggio di cui si è avuta notizia, è avvenuto all’alba di oggi. In particolare, 102 persone sono state recuperate dalla spagnola Open Arms a largo della Libia. A questo numero, occorre aggiungere quello delle 56 persone intercettate nella giornata di ieri sempre dalla nave battente bandiera spagnola. Per un totale, per quanto concerne la Open Arms, di 158 migranti a bordo.
A dare gli aggiornamenti, è la stessa ong spagnola sul proprio profilo Twitter: “Terminato all'alba secondo soccorso di una barca in pericolo con 102 persone in acque internazionali – si legge sul canale social – A bordo di OpenArms 158 naufraghi, salvati da una morte probabile. Siamo l'unica nave umanitaria in zona mentre in 500 aspettano un porto sicuro”.
Ma gli interventi dell’organizzazione spagnola sono soltanto gli ultimi svolti dalle Ong. La più attiva tra queste risulta, almeno negli ultimi giorni, la Sos Mediterranée. Con la sua Ocean Viking, in cui a bordo operano anche i membri di Medici Senza Frontiere, l’Ong francese ha recuperato un totale di 402 migranti in quattro distinte operazioni.
Attualmente la Ocean Viking si trova in acque internazionali, ma nelle prossime ore potrebbe iniziare a far rotta verso l’Italia. In tal caso, un numero così elevato di persone a bordo della nave potrebbe diventare ben presto un caso politico con le attenzioni puntate sulle mosse sia del Viminale che dell’intero esecutivo Conte II. Il governo infatti dovrebbe gestire l’eventuale autorizzazione ad uno degli sbarchi più importanti, in termini prettamente numerici, degli ultimi anni.
Ai migranti a bordo della Ocean Viking e della Open Arms, vanno aggiunti quelli recuperati nel fine settimana dalla nave Alan Kurdi, dell’ong tedesca Sea Eye. Al suo interno, ci sono attualmente 78 migranti.
Come detto in precedenza dunque, ci sono più di 600 persone che nel giro di pochi giorni potrebbero approdare nel nostro paese. Questo conferma i timori emersi nelle ultime settimane: dalla Libia si è tornati a partire con una certa frequenza e non soltanto per le condizioni ideali del mare, nonostante si è nel mese di gennaio.
L’impressione è che il conflitto a Tripoli stia contribuendo, complici le difficoltà delle fragili istituzioni vicine al
governo di Al Sarraj, a far allentare i controlli lungo le coste del paese nordafricano. E dunque, per scafisti e trafficanti, sembrano adesso esserci più possibilità di mettere in mare sempre più barconi carichi di migranti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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