Opera di Luigi Ontani finisce nella bufera: è un "inno a Satana"

Collocata a Vergato (Bologna), l’opera dovrebbe evocare elementi naturali caratteristici dell’Appennino bolognese. Ma per il popolo dei social ha tratti "esoterici", "occultisti", "satanisti", "pedofili"

Opera di Luigi Ontani finisce nella bufera: è un "inno a Satana"

Un’opera "d'arte" di Luigi Ontani, che è stata collocata da poche settimane nel piccolo comune di Vergato (provincia di Bologna), sta scatenando le ire sul web, e non solo quelle di una parte degli 8 mila abitanti della cittadina bolognese, ma oramai di gente di tutta Italia.

"RenVergatellAppenninMontovolO", così è stata chiamata l’opera che dovrebbe evocare elementi naturali caratteristici dell’Appennino bolognese, è stata descritta artisticamente come una "fontana in marmo e bronzo che richiama le figure della mitologia classica", con un Fauno che rappresenta il fiume Reno, il Cupido Amor d’Arte, cioè un putto alato che il Fauno porta sulle spalle, che dovrebbe rappresentare il torrente Vergatello, un maestoso Tritone che dovrebbe simboleggiare l’Appennino, e un uovo, sul quale si appoggia il gigante, che allude al favoloso 'Montovolo', "circuìto a spirale dal serpente 'Ouroboros'", elemento favoloso e mitico del paesaggio locale.

L’opera, costata 150 mila euro, un terzo dei quali soldi pubblici, collocata nella locale Piazza Giovanni XXIII, è stata inaugurata al pubblico attraverso una partecipata cerimonia guidata dal sindaco Massimo Gnudi (del Partito Democratico), alla presenza dello stesso realizzatore Luigi Ontani, peraltro originario di Vergato, dove è nato il 24 novembre del 1943 e dove vive (nella frazione di Riola) con la sorella Tullia (presso il Villino RomAmor).

Ad oggi, nella cittadina bolognese risultano dedicati ad Ontani, oltre alla fontana, una esposizione permanente dedicata all’artista (il cosiddetto "MuseOntani") e le vetrate policrome del Palazzo dei Capitani della Montagna. Ontani che si diletta tra pittura, scultura e fotografia, ed è arrivato ad esporre le sue opere anche nel prestigioso Gugghenheim di New York e nel Serpentine di Londra, ama provocare ed è considerato un visionario, ma molti non hanno gradito quest’opera, che genera un forte impatto visivo, ma che, a detta del popolo dei social, ha tratti "esoterici", "occultisti", "satanisti", "pedofili" e chi più ne ha più ne metta…

Così l’avvocato calabrese Giovanna Arminio scrive dettagliatamente sul suo profilo Facebook che il Fauno raffigura "lucifero (con il fallo eretto, lo zoccolo e l’occhio degli illuminati) che porta sulle spalle un bambino aggrappato alle sue corna. La base è formata da Nettuno androgino con grandi seni". La donna spiega che ha cercato altre opere di Ontani ("che ha ricevuto diverse onorificenze, tra cui una dal cattolico Mattarella ovviamente"), e ricorda, in particolare, l’Ecce Homo di Ontani che rappresenta "un Gesù efebico", o un Gesù dell’artista "barbuto che allatta" e infine, mostrando altre foto di opere di Ontani, ricorda "la sua particolare attenzione per i ragazzini nudi".

La scrittrice Simonetta Magni ha descritto l’opera installata a Vergato come "un inno a Satana (uomo capra), a Monarch, nano sulle spalle e ali di farfalla (vedi progetto Monarch più utilizzato di quanto si creda), un inno a tutto ciò che è contro Dio e intanto vengono abbattuti i simboli cristiani". Mentre Giampiero Mazza aggiunge: "Ci vogliono dei veri esperti per sapere tutto il vero significato di questa composizione orribile... Quello sopra sembra più un demone che possiede un uomo e lo dirige dove vuole lui, infatti i demoni possono possedere solo i sensi di una persona e quindi manipolare la mente, e non l’anima".

Da Belluno è arrivato il commento dell'ex sindaco di Cesiomaggiore, Michele Balen. "Si tratta della nuova fontana satanista di Vergato, piccolo comune in provincia di Bologna. Un ‘Tritone’ o ‘Nettuno’ transgender, biancheggia sul bordo della vasca.

Al centro, sopra il globo del mondo avvolto dalle spire del serpente, sta un essere decisamente dotato di attributo maschile, coi piedi caprini, degli occhi sulla schiena, e lo sguardo spaventoso. Sulle sue spalle porta un infernale ragazzo alato, dallo stesso sguardo da incubo horror. L'Amministrazione? È di sinistra... Avevamo dubbi?".

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