Il pane nero aiuta a digerire? Falso: ecco l'opinione del Ministero

Secondo nutrizionisti, autorita europea e Ministero della Salute, la quantità di carbone non basta a dare benefici. E metterne di più è vietato

Il pane nero aiuta a digerire? Falso: ecco l'opinione del Ministero

Il pane nero con carbone vegetale fa bene alla salute? Secondo molti nutrizionisti non proprio. "È calorico tanto quanto il pane tradizionale e il carbone vegetale non dà alcun beneficio alle persone che accusano flatulenza o problemi come la sindrome del colon irritabile", dice la dottoressa Sara Testa dell'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano).

Secondo l'Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare), tra l'altro, perché si abbiano benefici dal carbone vegetale è necessario assumerne "un grammo almeno 30 minuti prima del pasto e un altro grammo subito dopo il pasto", Molto più delle quantita di "colorante E153" presente nei prodotti venduti nei panifici e nei supermercati.

Non solo. Sulla questione si è ora espresso anche il Ministero della Salute che già a dicembre aveva chiesto di stopparne la vendita. Divieto che non ha sortito effetto, considerato che pane, pizze e focacce al carbone sono invece sempre più richieste dai clienti dei panifici, che hanno spesso alzato i prezzi e tolto la parola "pane" dai cartellini sperando di evitare così le sanzioni. Restano invece permessi i "prodotti da forno" (fette biscottate, taralli, cracker, torte, ecc), per cui il carbone vegetale è permesso in quantità minime, riducendo la questione a una questione cromatica.

"Il regolamento 432/2012 contiene la lista dei claims sulla salute autorizzati ai sensi dell’articolo 13 del regolamento (CE) 1924/2006", spiega il Ministero, "Tali claims valgono per gli alimenti in genere, a parte i casi dove le condizioni stabilite prevedono dei limiti di impiego (il claim della lattasi ad esempio è ammesso solo per gli integratori alimentari). Non è possibile utilizzare il claim del carbone attivo per alimenti diversi dagli integratori. Peraltro l’impiego del carbone attivo come ingrediente per finalità fisiologiche, ad oggi, non è ammesso in alimenti diversi dagli integratori alimentari perché richiederebbe una preventiva autorizzazione ai sensi del regolamento (CE) 258/97 sui novel food".

E ancora: "In relazione alle richieste giunte da più parti sull’impiego nei prodotti alimentari del colorante E153, noto anche come carbone vegetale, si specifica che la normativa vigente non fissa per tale colorante una quantità massima d’impiego ma esso può essere utilizzato alla dose quantum satis secondo le buone pratiche di fabbricazione, in quantità non superiore a quella necessaria per ottenere l’effetto desiderato e a condizione che i consumatori non siano indotti in errore".

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