Papa Francesco, dimostrando ancora una volta la sua estrema umiltà, ha compiuto un gesto che non è piaciuto a molti utenti social.
Ma poco gli interesserà. Jorge Mario Bergoglio ha più volte rimarcato, nel corso di questi sei anni, di non essere alla ricerca del consenso. Non è per suscitare simpatia che ha baciato i piedi ai leader politici del Sud Sudan. Il pontefice argentino gli ha domandato piuttosto di mettersi in ascolto del loro popolo. Lo stesso che è vessato dalla guerra e per cui il Santo Padre vorrebbe la pace.
Il popolo web si è diviso tra chi ha apprezzato quanto messo in campo dall'ex arcivescovo di Buenos Aires e chi ha rimarcato come il massimo rappresentate della cristianità non si debba/possa inchinare a nessuno, meno che mai a delle personalità politiche. Come ha fatto notare pure Il Messaggero, alcuni fedeli non sembrano accettare la differenza di comportamenti che è intercorsa tra il non voler farsi baciare l'anello piscatorio, come è avvenuto nel santuario di Loreto, e l'essersi prostrato agli esponenti sud sudanesi. Ma la ricerca della pace, stando alla visione del papa argentino, non può prescindere dalla concretezza dell'esempio.
Il gesuita, rispetto al suo "no" ai baciamano, aveva spiegato di non voler evitare il contagio tra le persone, nel momento in cui queste si posizionano in fila.
Questo ragionamento, per il leader del Sud Sudan, non è stato fatto. Una distinzione che non è sfuggita a coloro che hanno criticato il bacio dei piedi. L'ottenimento della pace per tutte le nazioni del mondo, tuttavia, è un obiettivo più importante dell'uniformità cerimoniale.
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