Papa Francesco è arrivato in Irlanda per il IX incontro mondiale per le famiglie. Ci sono decine di migliaia di persone che lo attendono stasera per la festa nel Croke Park Stadium. E non appena è arrivato, è stato accolto dal primo ministro Leo Varadkar nel Castello di Dublino. Qui ha incontrato le autorità e la società civile e a un Paese segnato dagli scandali della pedofilia nel clero, ha fatto il mea culpa da parte sua e di tutta la Chiesa.
"Il fallimento delle autorità ecclesiastiche – vescovi, superiori religiosi, sacerdoti e altri – nell’affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica. Io stesso condivido questi sentimenti", dice Bergoglio. Ma è al centro il passaggio più atteso. È al centro quello che tutti i cattolici volevano che papa Francesco dicesse sui crimini dei preti pedofili: "Bisogna eliminare questo flagello nella Chiesa, a qualsiasi costo, morale e di sofferenza".
L'Irlanda è un Paese profondamente segnato da questo genere di scandalo. E Bergoglio è stato il primo Papa a mettere piede qui dopo i quattro rapporti governativi che dal 2005 al 2011 rivelano decenni di violenze sessuali e abusi su migliaia di minori nelle istituzioni cattoliche. Per questo il suo viaggio e per questo tra oggi e domani il pontefice incontrerà in forma privata un alcune vittime dei preti pedofili.
E con uno scambio di batttue con il primo ministro, papa Francesco ha ribadito "l'incentivo agli sforzi delle autorità ecclesiali per rimediare agli errori passati e adottare norme stringenti volte ad assicurare che non accadano di nuovo. Eliminare questo flagello nella Chiesa. Non posso che riconoscere il grave scandalo causato in Irlanda dagli abusi su minori da parte di membri della Chiesa incaricati di proteggerli ed educarli".
Nel suo lungo intervento, Bergoglio spende parole di amore per i bimbi, sono "un dono prezioso di Dio da custodire, incoraggiare perché sviluppi i suoi doni e condurre alla maturità spirituale e alla pienezza umana".
Tema immigrazione
Papa Francesco, poi, parla anche dell'immigrazione e, senza mai citarla, pare fare un riferimento alla nave Diciotti: "Forse la sfida che più provoca le nostre coscienze in questi
tempi è la massiccia crisi migratoria, che non è destinata a scomparire e la cui soluzione esige saggezza, ampiezza di vedute e una preoccupazione umanitaria che vada ben al di là di decisioni politiche a breve termine".
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