Papa Francesco è tornato sul tema migranti. Lo ha fatto inviando un messaggio al patriarca ortodosso Bartolomeo in funzione del Simposio di Atene. Si sa che l'accoglienza è un tema centrale della pastorale del pontefice argentino.
L'argomento dell'incontro previsto in questi giorni in Grecia sarebbe l'ambiente e la sua protezione, ma Bergoglio, riferendosi al Mediterraneo, ha comunque posto l'accento sull'immigrazione. Quel mare - ha detto il Santo Padre - è diventato una "tomba" per chi cercava solo di "sfuggire alle condizioni disumane della loro terra". Un "mare così bello" divenuto scenario di tragedie quasi quotidiane.
Papa Francesco ha aggiunto che, in relazione alla crisi economica e alle condizioni sociali delle periferie del mondo, "non sono soltanto le case delle persone vulnerabili in tutto il mondo che si stanno sgretolando, come possiamo vedere nel crescente esodo dei migranti climatici e dei rifugiati ambientali… stiamo anche condannando le future generazioni a vivere in una casa comune ridotta a rovine". Un appello agli attori politico-economici del pianeta, che mira a chiedere quale tipologia di mondo sarebbe futuribile, date le premesse.
Il pontefice aveva già definito il mar Mediterraneo un "cimitero". Era la metà del settembre del 2016 quando, durante un convegno organizzato dagli ex allivevi dell'Ordine dei Gesuiti, Bergoglio aveva ammonito le nazioni europee. Troppe "porte chiuse" per un numero di profughi troppo elevato.
Parole, quelle rese pubbliche nella giornata di ieri, che sono state commentate anche da Democratica, il sito di informazione del Partito Democratico. Stando all'interpretazione pubblicata, Bergoglio avrebbe così "smascherato" quella che viene definita la "retorica gialloverde". Si legge sul sito in questione che "Francesco, da parte sua, non è intervenuto direttamente nelle vicende politiche italiane, ma ha toccato l’argomento in un messaggio indirizzato al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e ai partecipanti di un simposio in corso ad Atene...".
Scrivendo al patriarca Bartolomeo, insomma, il Santo Padre si riferirebbe all'esecutivo guidato dal professor Giuseppe Conte. Una rappresentazione abbastanza curiosa delle ragioni alla base delle parole del pontefice argentino. "Le roboanti affermazioni del leader leghista che cerca di passare rapidamente all’incasso di un consenso costruito a tavolino sulla paura e sul razzismo - viene sottolineato nell'articolo su Democratica - hanno destato del resto un allarme crescente da parte di diversi esponenti del mondo cattolico...".
Il Papa, in definitiva, sembrerebbe essere stato inserito in un nuovo elenco: quello contenente coloro che contestano Matteo Salvini. Una netta presa di posizione che, per il quotidiano digitale del Partito Democratico, sarebbe stata presa attraverso un messaggio all'arcivescovo ortodosso di Atene.
Vale la pena sottolineare che, quando Papa Francesco è voluto intervenire sulla politica italiana, cosa che fatto di rado, si è di solito riferito in modo diretto al suo interlocutore. I lettori ricorderanno bene l'inserimento di Emma Bonino tra "i grandi d'Italia".
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