Papa Francesco santificherà il vescovo comunista Camara

Bergoglio continua a riabilitare la Teologia della Liberazione: dopo Romero, salirà all'onore degli Altari un altro esponente della scuola teologica sudamericana più vicina al marxismo

Papa Francesco santificherà il vescovo comunista Camara

Che la linea di papa Francesco rispetto alla Teologia della Liberazione sia molto più "morbida" rispetto a quella dei suoi predecessori, non è un mistero. Ma da quando i mormorii sulla canonizzazione del vescovo comunista Helder Camara si sono trasformati in voci sempre più insistenti, l'emozione, nei corridoi di Curia, è stata grande.

Tra le figure più eminenti della Teologia della Liberazione, il vescovo brasiliano che resse per vent'anni la diocesi di Olinda e Recife espresse sempre la vicinanza della Chiesa agli ultimi, enfatizzando i temi più legati alla ricerca della giustizia sociale. A volte ai confini della dottrina della Chiesa, in quel pericoloso terreno che si situa tra ortodossia ed eresia. Ribattezzato "vescovo delle favelas", Camara fu tra i fautori della cosiddetta "opzione preferenziale per i poveri" che tende ad identificare nei più emarginati il luogo d'elezione per la ricerca della verità - che è uno dei tratti distintivi della scuola teologica detta appunto "della Liberazione".

Nelle sue peregrinazioni per i quartieri più derelitti delle metropoli sudamericane, Camara amava ripetere: "Quando do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo, mentre quando domando perché i poveri non hanno cibo, mi chiamano comunista". Tra le masse dei diseredati, specie indigeni, riscosse sempre un'enorme simpatia, che in alcuni casi si tinse anche dei tratti della venerazione popolare.

Negli anni, Camara è stato più volte accusato di marxismo e non di rado considerato un vescovo "scomodo" anche dalle parti dei Sacri Palazzi. Papa Wojtyla, ad esempio, non lo amò mai e al momento delle sue dimissioni lo rimpiazzò anzi con il conservatore José Cardoso Sobrinho, che non esitò a concludere e rivedere molte delle iniziative promosse da Camara. Benedetto XVI, da Pontefice e ancora prima da Prefetto per la Congregazione per la Dottrina della Fede, in più occasioni condannò la Teologia della Liberazione come "falsa e pericolosa".

Ora papa Francesco vuole elevarlo agli onori degli Altari. La diocesi di Recife, i vescovi brasiliani e ora la Congregazione per le Cause dei Santi hanno dato il via libera all'iter per la canonizzazione.

Bergoglio intende iscrivere nel numero dei Santi il nome di uno dei maggiori esponenti di quella Chiesa attenta al "sociale", in barba a chi invece si ostina a considerarlo un pericoloso eretico, preoccupato più di realizzare il marxismo che non la Gerusalemme celeste.

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