Parcheggiatori abusivi, decine di arresti a Firenze

Arrestati un funzionario e alcuni parcheggiatori ausiliari di Sas. La Società di Servizi alla Strada, interamente partecipata dal Comune di Firenze

Parcheggiatori abusivi, decine di arresti a Firenze

Appostati in gran numero nelle aree di sosta a pagamento più centrali della città, finti parcheggiatori si sarebbero guadagnati da vivere incassando, a nero, i soldi dei cittadini. Il tutto in collaborazione con gli operatrori in regola che, d’accordo, fornivano agli abusivi l’equipaggiamento ufficiale per poi spartire i compensi.

Scoppia l’inchiesta sui parcheggiatori abusivi a Firenze. A partire da questa mattina, gli agenti della polizia municipale del capoluogo toscano hanno avuto il via a procedere con una ventina di misure cautelari. Arrestati un funzionario e alcuni parcheggiatori ausiliari di Sas. La Società di Servizi alla Strada, interamente partecipata dal Comune di Firenze, che opera per gestire il controllo della sosta nei parcheggi pubblici a pagamento. Scattato il fermo per almeno una decina di parcheggiatori abusivi che operavano nella zona di piazzale Vittorio Veneto, alle Cascine.

Associazione per delinquere, truffa, estorsione, tentata estorsione e abuso d’ufficio, i reati ipotizzati nell'inchiesta della procura di Firenze coordinata dal sostituto procuratore Paolo Barlucchi. Finiti in manette 11 ausiliari e il capo dei controllori di Sas, Nicola Raimondo. Altri sei parcheggiatori della società di servizi sono stati invece sottoposti a misura cautelare, gli indagati verranno sospesi dal pubblico esercizio. Mentre una persona sarebbe stata sottoposta alla misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Per la messa in atto dell’operazione, la polizia avrebbe convocato gli indagati per un corso di formazione interno. Al momento dell’arrivo di tutti i partecipanti nell’aula fissata per la lezione, gli agenti sarebbero intervenuti facendo scattare le manette per tutti gli accusati. Secondo quanto emerso dalle indagini della procura, a mettere in atto il gioco illecito a scopo di lucro sarebbe stato un accordo sottobanco tra gli addetti alla sosta “regolari” e i colleghi abusivi. L’incasso sarebbe stato spartito tra i due gruppi a patto che i dipendenti Sas avessero fornito agli irregolari pettorine e blocchetti "ufficiali" per lavorare truffando i cittadini.

“Piazza Libertà, Viale Ariosto, Piazza Vittorio Veneto, viale Segni, sono tutti quei luoghi dove per parcheggiare i fiorentini sono costretti a pagare doppio obolo: il ticket per la sosta al parchimetro e la "mancia" al parcheggiatore abusivo di turno". Noi abbiamo detto sempre basta al ricatto perpetrato a danno dei nostri concittadini.” Dichiara Alessandro Draghi di Fratelli d’Italia, promettendo di chiedere spiegazioni al sindaco Nardella per quanto riguarda la commistione fra controllori e controllati emersa dalle indagini. “È il paradosso di una sinistra al capolinea: propongono di cambiare il mondo, ma non riescono a controllare il parcheggio dietro l’angolo, nell’unica città italiana che reputano essere la loro “roccaforte”.”

Secondo quanto emerso almeno tre tra i parcheggiatori abusi finiti in manette abitavano peraltro nell'Albergo Popolare.

Perquisiti anche gli uffici della società Servizi alla Strada in via Marconi e in via del Romito, oltre alle abitazioni del personale indagato che risiede a Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci e Bagno a Ripoli.

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