L'azienda Parmacotto ha subito dalla Guardia di finanza un sequestro pari a un valore di circa 11 milioni di euro. Secondo le accuse gli amministratori attraverso alcuni "trucchi" sarebbero riusciti a far apparire una situazione economico-patrimoniale molto positiva, permettendo alla società di ottenere un finanziamento pubblico di 11 milioni di euro. Ma il bilancio secondo la Gdf non corrispondeva alla reale situazione economica dell’azienda.
La difficile situazione è esplosa nel 2014, quando la società è stata costretta a ricorrere al concordato preventivo in continuità, previsto dalla legge fallimentare. La procura ipotizza il reato di truffa aggravata per ottenere il finanziamento pubblico. Gli amministratori sono indagati.
L'azienda non verrà chiusa: il complesso dei beni aziendali (disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili e immobili, ecc), sottoposti a vincolo giudiziario, verranno utilizzati e gestiti sotto il controllo di un amministratore giudiziario professionista del
settore, appositamente nominato dalla procura della Repubblica, al fine di garantire la continuità e lo sviluppo aziendale e sino al completo recupero, da parte dello Stato, delle somme illecitamente percepite dalla società.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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