Partigiani e centri sociali in pressing sulla Diciotti

Rete antirazzista, Anpi e centri sociali pronti a scendere in piazza. La Guardia Costiera al Viminale: "Fateli scendere"

Partigiani e centri sociali in pressing sulla Diciotti

Quinta giornata al porto di Catania, la decima sulla Diciotti, la nave della Guardia costiera dove sono costretti a vivere tra ristrettezze e timori 150 migranti. "Facciamoli scendere" è lo slogan della manifestazione programmata nel pomeriggio per iniziativa, tra gli altri della Rete antirazzista, Legambiente, Pax Christi, Cobas, Arci, Anpi, No Muos e centri sociali. Il quadro resta fortemente incerto dopo la fumata nera in sede europea. Ieri un folto gruppo consistente di migranti, circa 120, ha iniziato lo sciopero della fame a riprova di una insofferenza e tensione crescenti e un deciso e inedito pressing è arrivato anche dalla stessa Guardia costiera che in un report inviato al governo e alle procure ha evidenziato la criticità della situazione che impone lo sbarco immediato.

Ieri Matteo Salvini ha indicato quella che potrebbe essere una possibile via d'uscita: eseguire le procedure di riconoscimento e identificazione a bordo per individuare i reali profughi: sulla nave ci sono 130 eritrei, un somalo, due siriani, 10 delle Isole Comore, 6 bengalesi, e un egiziano. E oggi missione della procura di Agrigento a Roma per sentire come persone informate dei fatti alcuni funzionari del Viminale nell'ambito dell'inchiesta coordinata da Luigi Patronaggio, per sequestro di persona e arresto illegale (ma che potrebbe contestare anche l'abuso d'ufficio), puntando a ricostruire la catena di comando per individuare chi ha dato l'ordine di non fare sbarcare i migranti.

Al momento l'inchiesta resta contro ignoti e le indagini sono state delegate alla Guardia costiera, verso la quale, dunque, c'è la massima fiducia, e punta ad accertare le responsabilità individuali dei soggetti che fanno parte di questa catena di comando.

E il titolare del Viminale ha lanciato la sfida: "Ascoltino me". Indagano anche la procura di Palermo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini, e quella di Catania, che ha aperto un fascicolo di atti relativi.

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