Pedofilia, si appartò con una bambina, prete condannato a 4 anni e 4 mesi

L'uomo era stato seguito dai vicini di casa dei familiari della vittima, una bambina di 10 anni. Lo avevano sopreso appartato in macchina con lei. Don Paolo Glaentzer è stato condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione

Pedofilia, si appartò con una bambina, prete condannato a 4 anni e 4 mesi

Lo avevano sorpreso i vicini di casa della famiglia della vittima. Era appartato nella sua auto con una bambina di dieci anni. Era accaduto nel luglio dell'anno scorso. E oggi, a distanza di qualche mese, don Paolo Glaentzer, il sacerdote 70enne di Calenzano, in provincia di Firenze, è stato condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione, con l'accusa di pedofilia.

Aveva scelto il rito abbreviato e per lui la procura di Prato, competente nel territorio dove avvenne la presunta violenza sessuale sulla bambina, aveva chiesto cinque anni. L'uomo, subito sospeso dalla Curia fiorentina dal suo incarico nella chiesa della frazione di Sommaia, era stato seguito dai vicini di casa della vittima. Secondo quanto ricostruito, i vicini riuscirono a intervenire quando la bambina era parzialmente svestita. Dal linciaggio, in quella circostanza, lo avrebbero salvato i carabinieri.

Il gup, Costanza Comunale, ha riconosciuto una provvisionale di 50mila euro per la vittima. Dopo averli ammessi come parti civili, il giudice ha però escluso un risarcimento per i genitori della bambina. La procura di Prato, infatti, aveva svolto accertamenti anche sui comportamenti dei familiari, alla luce del fatto che don Glaentzer aveva confessato che quella non era la prima volta che si appartava con la bambina.

E per la prima volta, un' arcidiocesi, in questo caso quella del capoluogo toscano, con il cardinale Giuseppe Betori, si è costituita contro un prete imputato di pedofilia in un processo penale. La Curia di Firenze, rappresentata dal legale Paolo Ghetti, non avrebbe però chiesto alcuna somma a titolo di risarcimento.

"Il demonio mi ha fatto lo sgambetto", avrebbe detto don Glaentzer ai giudici, durante l'interrogatorio.

Il prete, sospeso dal suo incarico e, nel frattempo, posto in quiescenza, cioè l'equivalente del pensionamento, si troverebbe ancora agli arresti domiciliari. Dove potrebbe tenersi anche il processo canonico nei suoi confronti, che verrà avviato dalla Chiesa e che potrebbe portarlo all'allontanamento dal sacerdozio.

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