Il 2018 per le pensioni sarà una sorta di limbo. L'innzalzamento dell'età per chi vuole lasciare il lavoro enterà in vigore nel 2019. Ma già dal prossimo anno cominceranno ad intrevedersi le prime novità sul fronte previdenziale. Da gennaio infatti qualcuno dovrà attendere qualche mese in più per godersi il meritato riposo. Dal 2018 sia le donne che gli uomini per la pensione di vecchiaia dovranno avere 66 anni e sette mesi. Finora per le donne era prevista una soglia di 66 anni e un mese nel settore autonomo e di 65 anni e 7 mesi per il privato. Di fatto a questo punto, con l'inizio del nuovo anno, biosgnerà avere 12 mesi in più sul conteggio dell'età per porter ottenere, come ricorda il Sole 24 Ore, l'assegno sociale. Da 65 anni e sette mesi si passa a 66 anni e sette mesi. Novità anche per i professionisti. Dal 2018 scatta il cumulo dei contributi che era stato introdotto nel 2017. Il tutto dovrebbe facilitare il ricongiungimento dei contributi versati in diverse casse previdenziali. Si tratta di una platea di almeno 400mila persone.
Cambia la cifra dell'assegno
Ma nel 2018 non cambiano solo i requisiti per l'accesso alla pensione o per il ricongiungimento dei contributi, cambiano anche gli assegni. Con il ritorno dell'inflazione di riferimneto di fatto verrà registrato un piccolo incremento sulla cifra percepita dai pensionati. L'aumento, come ha ricordato ilGiornale, riguarderà però solo gli importi fino a tre volte il minimo. Oltre questo "paletto" l'adeguamento è sempre più irrisorio fino a scomparire sugli assegni fino a sei volte il minimo. L'aumento per il 2018 sarà da un minimo di 71 euro fino a un massimo di 260 lordi nell'arco di dodici mesi. Ecco qualche esempio per quanto riguarda gli importi fascia per fascia: l'assegno sociale da 448,07 va a 453 euro, la minima va da 501,89 a 507,41 euro mensili. Per gli assegni da 1.000 euro lordi al mese l'incremento sarà di 11 euro; per 1.600 euro l'incremento sarà di 16,72 euro. Per chi arriva a 2.100 euro ci saranno in più 17,33 euro. Infine per chi ha una pensione compresa tra 1.500 e 3.000 euro al mese gli aumenti varieranno da 200 a 260 euro lordi in un anno.
Recupero dell'importo
Ma attenzione, c'è anche un'amara sorpresa in questo anno che comincerà tra poco: i pensionati dovranno restituire qualcosa allo Stato, ovvero uno 0,1 per cento rispetto all'inflazione stimata che riguarda l'anno 2014. Nel 2015 infatti l'adeguamento avvenne tenendo conto di un +0,3 per cento. Nella realtà l'inflazione registrata è stata dello 0,2 per cento. Il recupero di queste somme scatterà proprio nel 2018 dopo qualche rinvio. Il recupero delle somme verrà comunque spalmato su diverse rate nel corso dell'anno.
Calendario pagamenti per il 2018
Infine è stata resa strutturale a partire da gennaio 2018 l'indicazione che prevede il pagamento degli assegni al primo giorno bancabile del mese, oppure al secondo in caso di festività. Ecco dunque qui sotto il calendario completo, mese per mese dell'erogazione degli assegni previdenziali.
Gennaio 2018 : mercoledì 3 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Febbraio 2018: giovedì 1 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Marzo 2018: giovedì 1 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Aprile 2018: martedì 3 aprile per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Maggio 2018: mercoledì 2 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Giugno 2018: venerdì 1 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Luglio 2018: lunedì 2 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Agosto 2018: mercoledì 1 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Settembre 2018: sabato 1 per poste italiane e lunedì 3 per gli altri istituti di credito
Ottobre 2018: lunedì 1 per
Novembre 2018: venerdì 2 per poste italiane e per gli altri istituti di credito
Dicembre 2018: sabato 1 per poste italiane e lunedì 3 per gli altri istituti di credito.
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