Il carabiniere stava indietreggiando insieme ai commilitoni di fronte alla violenza dei manifestanti quando è inciampato ed è stato circondato dagli antagonisti. Lo hanno colpito con calci, pugni e bastoni. Poi usando lo scudo lo hanno pestato con violenza in faccia. Solo dopo qualche interminabile secondo il militare è riuscito a sottrarsi al linciaggio. Ferito, è stato portato all'ospedale per curare i diversi traumi riportati (guarda il video choc).
Piacenza ha vissuto lunghi minuti di tensione. Al corteo antifascista erano presenti giovani, immigrati, centri sociali e lavoratori. Molti di loro armati di aste e sassi. L'occasione era l'apertura in città della prima sede di CasaPound ("La faremo chiudere", cantavano in coro i manifestanti). Il corteo è partito dalla stazione ed era diretto verso il centro. Il questore aveva autorizzato un percorso stabilito, ma i manifestanti hanno cercato di deviare e ne sono nati scontri con le forze dell'ordine. La polizia è stata costretta a reagire agli attacchi con lacrimogeni e colpi di manganello. "Via fascisti e polizia", hanno urlato i collettivi. La tensione è salita ancor di più una volta arrivati in centro. Ed è qui che il carabiniere è finito vittima del raid ed è finito in ospedale per i numerosi traumi riportati. Anche un giornalista è stato ferito da un sasso.
"È una violenza inaudita e che va fermamente condannata", scrivono in una nota congiunta la senatrice Anna Maria Bernini (Fi), il capogruppo in consiglio regionale Galeazzo Bignami (FI), Fabio Callori, vice-coordinatore regionale di Forza Italia e Jonatan Papamarenghi, coordinatore provinciale a Piacenza. "Immagini sconcertanti che impongono una risposta ferma e inequivoca: noi saremo sempre con i nostri Agenti, quotidianamente impegnati nella difesa dei cittadini perbene. Esprimiamo vicinanza e solidarietà anche al consigliere comunale di Forza Italia Mauro Saccardi, colpevole solo di essersi affacciato davanti al suo negozio per controllare cosa stava accadendo e soggetto ad insulti che hanno sfiorato anche in questo caso l’aggressione fisica. Dove sono finite tutte quelle anime belle che si indignano di fronte ad ogni tipo di violenza, ma si dimenticano di farlo quando sono i loro nipotini a compierle? Ci impegnamo Come Forza Italia a presentare, non appena insediato il prossimo parlamento, una legge che tuteli i nostri agenti quando si trovano a dover fronteggiare atti eversivi ed ignobili come questi. La difesa delle Forze dell’Ordine è la difesa di tutti noi e delle Istituzioni che essi servono e onorano con dedizione quotidiana".
Dalle parti di LeU e dela Cgil, che con i violenti hanno sfilato, si sono affrettati a prendere le distanze da quanto successo. "Le immagini di un carabiniere, un lavoratore, a terra e malmenato in modo violento da persone a volto coperto sono immagini che non avremmo mai voluto vedere in una manifestazione antifascista- commenta Leu di Piacenza sugli scontri al corteo - La pratica della piazza andata in scena nel pomeriggio di oggi a Piacenza è una pratica che condanniamo. Tante persone hanno manifestato al mattino e al pomeriggio contro ogni fascismo, in modo sereno e colorato. Ma cercare lo scontro con le forze dell'ordine è parso un inutile esercizio di violenza che depaupera il messaggio costituzionale e antifascista". Per la Cgil si tratta di un fatto "triste" che ha "oscurato" la manifestazione di chi è sfilato pacificamente.
"Fino a quel momento - dice la Cgil locale in una nota - avevano consentito lo svolgimento di una manifestazione pacifica, colorata e serena-aggiunge la Cgil di Piacenza in una nota - Condanniamo le violenze, da qualsiasi parte esse provengano, soprattutto quando condotte da una minoranza che con la sua pratica di piazza rischia di oscurare il messaggio di pace e tolleranza che è intrinseco nell'antifascismo e nelle manifestazioni di ieri a Piacenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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