L'ultima follia di Dibba: arruolare gli spioni per provocare i corrotti

Per il pentastellato è necessaria l'introduzione di figure ad hoc: gli agenti provocatori. Il loro ruolo è offrire le mazzette al politico

L'ultima follia di Dibba: arruolare gli spioni per provocare i corrotti

Alessandro Di Battista annuncia uno dei primi provvedimenti che prenderà Luigi Di Maio nel caso dovesse ottenere l'incarico di governo. Si tratta dell'introduzione degli "agenti provocatori" per contrastare la corruzione. Degli spioni, insomma, che tentino i politici con le mazzette per poi coglierli con le mani nella marmellata.

"Serve la reintroduzione di un agente provocatore per la sconfiggere la corruzione - ha dichiarato Alessandro Di Battista a Circo Massimo, trasmissione di Radio Capital - In questo paese in cui la corruzione ha raggiunto livelli impressionanti serve una legge durissima per combatterla". Il pentastellato spiega poi in cosa consiste la figura dell'agente provocatore: "Tenta il politico offrendogli una mazzetta. Se il politico la prende, va in galera".

Sempre ai microfoni di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, il grillino ribadisce la sua volontà di non prendere parte alla prossima legislatura.

Di Battista racconta che già dal prossimo luglio partirà per la California e poi andrà in America Latina. Con dispiacere di Luigi Di Maio che, in una cena di qualche mese fa, avrebbe detto al collega: "Peccato, avresti potuto far parte della squadra dei ministri."

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