Picchiano a Napoli quattro poliziotti: il giudice libera i tre immigrati

Condannati a otto mesi di carcere i tre ivoriani arrestati dopo l'aggressione alla polizia a Napoli. Ma sono giù liberi: la pena è stata sospesa

Picchiano a Napoli quattro poliziotti: il giudice libera i tre immigrati

Hanno pestato quattro poliziotti, mandandoli all'ospedale, ma non meritano di passare nemmeno una notte in galera. Lo ha deciso il giudice di Napoli che ha liberato gli unici due immigrati arrestati due giorni fa dopo l'aggressione di una pattuglia nel quartiere Vasto del capoluogo campano.

Facciamo un salto indietro. Due giorni fa al mercato abusivo di Via Marvasi alcuni agenti della pattuglia dell'Ufficio prevenzione generale della Questura napoletana stava controllando un ivoriano vicino a piazza Garbaldi, non lontano dalla stazione Centrale. Per difenderlo dal normale controllo di routine un gruppo di connazionali hanno iniziato a insultare ed aggredire gli agenti. Ne è nato un parapiglia, in cui i poliziotti - in minoranza numerica - hanno riportato quattro feriti per contusioni multiple (poi medicati all'ospedale).

"Qui comandiamo noi, siete delle merde. Italiani razzisti e ladri", dicevano gli immigrati agli agenti mentre li pestavano. Solo l'arrivo dei rinforzi ha fatto disperdere la folla di immigrati. Solo tre di loro erano stati fermati e portati il giorno dopo di fronte al giudice per il processo per direttissima. Mamoud Saibou, 20 anni, Mohammed Cisse, 26 anni, Karim Quattara, 23 anni, se la sono cavata con poco. Troppo poco.

Il giudice pur condannandoli a 8 mesi di galera per resistenza, lesioni in concorso, oltraggio a pubblici ufficiali e danneggiamento dei beni della pubblica amministrazione, li ha infatti liberati sospendendogli la pena.

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