"Expo e' accessibile ai disabili". "No, non lo è per niente". È battaglia sulle barriere architettoniche. Alcuni visitatori in carrozzina hanno incontrato difficoltà, con rampe "ripidissime", "mancanza di segnaletica per bagni, ascensori e entrate per disabili". Altri hanno fatto percorso netto, sia sui mezzi pubblici, sia all'interno del villaggio.
"Il personale e' poco attento alle esigenze dei visitatori disabili" denuncia Massimiliano Baccella, 40enne romano in visita a Expo su una sedia a rotelle. L'uomo ha riferito di aver visitato l'Esposizione per due giorni consecutivi e di aver incontrato queste difficoltà. Non solo: per due giorni, dato che la sedia a rotelle avrebbe fatto suonare il metal detector, è stato fatto passare "senza alcun controllo" da un entrata laterale. "Sarei potuto entrare con 20 chili di tritolo e nessuno mi avrebbe controllato".
Promuove invece l'organizzazione Simone Fanti, giornalista in carrozzella da anni impegnato a verificare l'accessibilità delle strutture pubbliche alberghiere. "Non abbiamo verificato solo la struttura espositiva - precisa - ma anche alcuni dei mezzi pubblici che vi arrivano. E possiamo affermare che l'Expo è accessibile anche con una sedia a rotelle a spinta manuale o motorizzata".
Fanti ha riferito sul suo blog che a parte due piccole difficoltà ai padiglioni dell'Iran (una rampa troppo ripida) e della Cina (uno strato di ghiaia), in linea di massima l'Esposizione è stata realizzata prestando attenzione alle esigenze di una persona in carrozzella. Quasi tutti i padiglioni sono dotati di ascensore, e l'asfalto è molto scorrevole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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