Mentre proseguono le operazioni di soccorso nella zona di Genova dove alle 10.30 di martedì mattina è crollata una parte del ponte Morandi, con un bilancio ancora provvisorio di 11 morti e diversi feriti, tra i possibili motivi del cedimento del ponte spunta l'ipotesi di un fulmine. Lo sostengono alcuni testimoni oculari intervenuti durante le dirette tv delle emittenti locali Primocanale e Telenord. Una versione ancora da verificare che ha trovato altri riscontri, come scritto anche da Repubblica.
Il ponte Morandi è crollato. Da anni i genovesi si interrogavano sulla stabilità del viadotto e sulla possibilità di un suo cedimento strutturale, dovuto a difetti di realizzazione oppure a una manutenzione insufficiente. All'inizio, nei minuti immediatamente successivi alla tragedia, il pensiero della città è andato subito ai diversi piccoli, grandi interventi realizzati a partire dagli anni Ottanta per consolidare la struttura, la più importante di tutta l'Autostrada A10 Genova-Ventimiglia.
Successivamente, però, alcune persone che vivono nei pressi del viadotto Polcevera hanno segnalato come il crollo del viadotto sarebbe stato preceduto di pochi secondi da un fulmine di grande intensità che avrebbe colpito la base del pilone che poco dopo è venuto giù portandosi dietro 150 metri di strada e una ventina di veicoli che vi stavano transitando nel momento del crollo. "Abbiamo visto una scarica di luce colpire il ponte", poi il cedimento improvviso e il collasso di parte della struttura. Da capire se si tratti di una suggestione o di qualcosa di più. Intanto circolano su internet alcuni video che ritraggono la tragedia nella sua parte finale, con l'ultimo pezzo di viadotto venire giù. Ma ora è il momento del cordoglio e non delle polemiche.
Polemiche che Autostrade per l'Italia ha respinto con forza. In una nota pubblicata sul suo sito, la società Autostrade ha spiegato che sul viadotto Polcevera "erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione". Inoltre, "I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova.
Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi", mentre l'ad Giovanni Castellucci ha dichiarato che non gli risultava che "il ponte fosse pericoloso" nonostante le ripetute segnalazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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