Paolo Glaentzer, il prete accusato di violenza sessuale aggravata su una bambina di 10 anni, non andrà in carcere. L'uomo, che era stato sorpreso mentre si trovava appartato in auto con la piccola, resterà quindi agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Prato che ha così respinto la richiesta di custodia in carcere del pm.
L'interrogatorio
"Ignoravo l'età della bimba, pensavo che avesse qualche anno in più, tipo 14 o 15", si è giustificato il 70enne. Don Paolo, durante l'interrogatorio, ha confessato di aver avuto incontri analoghi con la piccola "almeno altre tre volte", specificando che, però, era sempre stata lei a prendere l'iniziativa.
Ma l'affermazione secondo la quale il prete avrebbe ignorato l'età della bambina sarebbe smentita, secondo il gip, dal fatto che Glaentzer ha dichiarato di conoscere la famiglia da molti anni. "Ho conosciuto queste persone circa dieci anni fa - avrebbe detto don Paolo - andavo una volta al mese a cena a casa loro".
Gli arresti domiciliari
Il prete sconterà i domiciliari nella sua abitazione in una frazione di Bagni di Lucca. "La scelta degli arresti domiciliari è tecnicamente ineccepibile e ben motivata", ha commentato l'avvocato difensore di don Glaentzer.
Come riporta Repubblica, la decisione di optare per gli arresti domiciliari è stata dettata, come ha spiegato il gip,
dall'assenza del pericolo di inquinamento delle prove, visto che il 70enne ha confessato. Nella scelta hanno inoltre pesato l'età avanzata del prete e il fatto che sconterà gli arresti lontano dalla casa in cui vive la vittima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.