Si moltiplicano di ora in ora i mezzi, le braccia e gli sforzi che convergono nelle zone del Centro Italia colpite, lo scorso mercoledì, dal sisma. "Su richiesta delle autorità italiane – ha detto l’ufficio stampa del Ministero delle Situazioni di Emergenza russo a Ria Novosti – una nostra task force è già stata inviata in Italia per valutare l’entità e il tipo di assistenza necessaria”.
Si tratta quindi di un intervento di carattere ricognitivo che vedrà impiegati uomini e mezzi. Sia gli uomini dell’unità “Tsentrospas” che il complesso diagnostico “Struna” contribuiranno, con macchinari ed attrezzatura d’avanguardia, “alla valutazione dello stato degli edifici e delle costruzioni”.
La richiesta delle nostre autorità segue di qualche giorno la tempestiva comunicazione con cui, la mattina dello scorso 24 agosto, Mosca si è messa in contatto con il premier Matteo Renzi e il capo della Protezione Civile Matteo Curcio. “La Russia condivide il dolore della popolazione italiana, ed è pronta ad assicurare la necessaria assistenza per affrontare l’emergenza successiva al terremoto”, si legge nel telegramma di condoglianze inviato dal presidente russo Vladmir Putin a Matteo Renzi. Inoltre, a poche ore dal disastroso sisma, anche il ministro delle Situazioni di Emergenza, Vladmir Puchkov, si è messo in contatto con Curcio per “offrire assistenza pratica all’Italia” e “liquidare le conseguenze del sisma”.
Dopo una riflessione durata cinque giorni, l’Italia scioglie ogni riserva ed accetta la mano tesa di Mosca.
Vedremo, nelle prossime ore, quali saranno gli sviluppi e – per la prima volta sul campo di Amatrice, Arquata ed Accumuli – come si muoverà la task force di soccorritori che, nel 2014, è intervenuta nelle operazioni di salvataggio e ricerca delle vittime dell’alluvione in Serbia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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