"Non ho rancori o rivendicazioni contro nessuno. Non ho niente di cui vergognarmi. Niente da nascondere. Rifarei sempre le stesse cose che hanno dato un senso alla mia vita". Domenico "Mimmo" Lucano si difende così dalle accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E lo fa dalle mura di casa sua, dove è agli arresti domiciliari, vergando una lettera. Una lettera che si chiude con "Hasta siempre" e che il primo cittadino ha indirizzato alle migliaia di partecipanti che nella giornata di ieri (sabato, ndr) hanno manifestato per le strade di Riace, unendosi in un sit-in di solidarietà sotto casa sua.
Un corteo che ha visto la partecipazione di tanti migranti, tanti italiani e anche di politici come Laura Boldrini. E che ha visto la folla intonare Bella Ciao.
Nella missiva, della quale TgcCom24 riporta alcuni estratti, si legge anche: "Non dobbiamo tirarci indietro. Se siamo uniti e restiamo umani potremmo accarezzare il sogno dell'utopia sociale. Vi auguro di potere avere il coraggio di essere soli, e l'ardimento di stare insieme sotto gli stessi ideali. Di poter essere disubbidienti ogniqualvolta si ricevono ordini che umiliano la nostra coscienza. Di meritare che ci chiamino ribelli…".
Ecco, dunque, la chiusura: "Ci dobbiamo augurare di poter mantenere viva la certezza che è possibile essere contemporanei di tutti i coloro che vivono animati dalla volontà di giustizia e dalla volontà di
bellezza. Ovunque siamo e ovunque viviamo perché le cartine dell'anima e del tempo non hanno frontiere. Non dimenticherò questo travolgente fiume di solidarietà. Vi porterò per tanto tempo nel cuore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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