Il riscaldamento globale Stato per Stato secondo la Nasa

La Nasa ha pubblicato un'elaborazione grafica dove mette a confronto gli aumenti di temperatura registrati Paese per Paese dal 1900 a oggi

Il riscaldamento globale Stato per Stato secondo la Nasa

In questi giorni di calura su tutta la penisola, torna al centro del dibattito pubblico la questione del surriscaldamento globale. Tuttavia, l'aumento delle temperature registrato nella Penisola non è una peculiarità tutta italiana, ma è stato generalizzato. A dimostrarlo arriva un video pubblicato dalla Nasa che documenta Stato per Stato e anno per anno gli effetti del riscaldamento globale su tutto il pianeta. (Clicca qui per vedere il video)

L'elaborazione grafica, realizzata a partire dai dati del Gistemp (Global Surface Temperature) della Nasa, rende l'idea di quanto sta succedendo nel pianeta meglio di qualsiasi ricerca in questo campo.

Se fino al 1940 i ricercatori della Nasa non hanno ravvisato particolari variazioni nella temperatura media dei vari Paesi dell'Onu, a partire dalla metà del '900 tutto cambia.

Nel giro di poco più di 50 anni, in molti Paesi del pianeta la temperatura è cresciuta di due gradi. Un aumento pericoloso testimoniato dalla progressiva sostituzione dei colori freddi, mano a mano che il video va avanti insieme agli anni, con quelli caldi.

Dal blu e dall'azzurro degli anni Trenta e Quaranta, infatti, si passa rapidamente all'arancione e al rosso degli ultimi anni.

Insomma, il problema non è soltato italiano. Anche se il Bel Paese è tra quelli che soffrono di più il surriscaldamento globale, data la propria particolare posizione sul mappamondo. Tra i fenomeni che si stanno registrando in Italia, siccità prolungata e primi accenni di desertificazione nelle aree del Meridione.

L'estate 2017 è una delle più calde di sempre in Italia.

Nel nostro Paese, si è arrivati ieri a 55 gradi di temperatura percepita in provincia di Caserta. Ma la situazione è difficile anche nelle grandi città, compresa Roma, sconvolta in queste settimane da una siccità che rischia di far scattare il razionamento dell'acqua per i cittadini romani.

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