Rubavano fiori dal cimitero per poi andarli a rivendere e, nel frattempo, percepivano anche il reddito di cittadinanza. Scoperti e denunciati dalla polizia e privati del sussidio che intascavano indebitamente. Siamo a Catania, nel quartiere di Librino dove, da qualche mese il questore ha programmato una serie di controlli mirati per individuare gli autori di fatti criminosi. Ultimo, il fenomeno dei furti di fiori e addobbi floreali depositati nei cimiteri del territorio catanese.
Nel corso di una serie di controlli effettuati in prossimità della struttura mortuaria, i poliziotti hanno avvistato un pregiudicato che camminava in modo sospetto guardandosi alle spalle. Era evidente che stesse tramando qualcosa. Così gli agenti lo hanno seguito. L’uomo, con fare veloce e scaltro, ha acciuffato diversi fiori e un cuscino floreale, li ha messi nella propria macchina ed è andato via. Poco dopo si è fermato in un vicolo della zona nascondendo la refurtiva vicino ad altre tombe. In tutto ciò la polizia ha tenuto d’occhio tutti i suoi spostamenti fermandolo poco dopo. Si tratta di un catanese che svolgeva in nero l’attività di fiorista davanti il cimitero in questione. L’abusivo percepiva anche il reddito di cittadinanza avendo dichiarato all’Inps di essere un disoccupato. Adesso è indagato per il reato di furto aggravato e il sussidio gli è stato revocato.
Non solo lui a svolgere l’illecita attività con il reddito di cittadinanza nel quartiere di Librino. I controlli della polizia sono infatti proseguiti ed è stato rintracciato un altro abusivo. Anche in questo caso un pregiudicato che, a differenza del primo, era sottoposto all’obbligo di soggiorno. L’uomo è stato sorpreso in obitorio ad appropriarsi di corone e ornamenti floreali. Subito dopo li ha trasportati in macchina portandoli al negozio che gestiva assieme al fratello. Anche quest’ultimo pregiudicato. Era arrivata l’ora per i poliziotti di passare alla perquisizione dell’attività commerciale. Durante i controlli è venuto fuori che l’uomo che aveva trasportato i fiori rubati in macchina non era in possesso della patente di guida perché sospesa. Il mezzo era privo di assicurazione e revisione.
Il negozio,circa 200 metri quadri e con centinaia di fiori dentro le celle frigorifere, era totalmente abusivo. Non disponeva di contratto di locazione ed era allacciato abusivamente alla rete elettrica. Il locale era sprovvisto di qualsiasi condizione che garantisse la sicurezza e la salubrità dell’ambiente lavorativo. Inoltre, l’attività disponeva di alcuni dipendenti, tutti in nero, che percepivano una somma di denaro compresa tra le cinque e le sette euro al giorno. Nel corso degli accertamenti è anche emerso che le mogli dei due fratelli percepivano il reddito di cittadinanza avendo dichiarato all’Inps di non avere reddito di famiglia. Entrambe sono adesso indagate per il reato di truffa aggravata.
I due fratelli invece dovranno rispondere di truffa ai danni dello Stato, furto aggravato di energia elettrica e addobbi floreali in luoghi sacri, sfruttamento dello stato di bisogno dei lavoratori, invasione di terreni pubblici e illeciti in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.