"È inutile che me lo chiediate perché non ve lo dirò mai, dove abbiamo ricollocato i rom", appena ventiquattro ore fa, l'assessore comunale Giuseppe Mattina, spiegava ai cronisti le operazioni di ricollocamento dei rom dal campo nomadi della Favorita ad alcune strutture individuate dal Comune. Costo dell'operazione per le casse comunali: 70 mila euro per il trasferimento, l'abbattimento e la bonifica dell'intera area su una dotazione totale di 180mila euro.
"Se non avessimo dovuto accelerare le procedure di trasferimento e sgombero dell'area - spiegava Mattina - i costi sarebbero stati anche più contenuti. Purtroppo in questi 70 mila euro ci sono i costi per il pagamento delle strutture ricettive, che comunque non supereranno i 25 giorni". Il mistero intorno al trasferimento è durato qualche ora, il tempo di scoprire che una delle struttura destinate ai rom fosse una villetta senza i servizi minimi essenziali. Ieri sera un piccolo incendio è scoppiato in una zona di Ciaculli, in quella che una volta era la Conca d'oro di Palermo e che adesso invece è un popoloso rione a sud della città.
A scatenare la protesta però sono stati proprio i residenti di Ciaculli che ieri intorno alle 22 hanno chiamato i vigili del fuoco per domare le fiamme che si erano propagate a cause di alcuni rifiuti dati alle fiamme dai rom. L'errore però, è a monte e arriva dal Comune che avrebbe assegnato ad una famiglia composta da 13 persone un alloggio di tre stanze senza acqua e bagno agibile. Tanto che i rom si sarebbero organizzati e avrebbero già portato due roulotte per poter usufruire dei servizi igienici.
Intanto i residenti si organizzano e spiegano che per domani è prevista una mobilitazione baglio Favara Balate. "Bloccheremo la strada - spiegano gli organizzatori -, ma soprattutto faremo appello al ministero dell'Interno".
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