Dopo l’idea delle pecore tosa-erba, da dislocare ed utilizzare in grandi aree verdi della periferia, il comune di Roma mantiene un’impostazione ambientalista con la proposta di monitorare la qualità dell’aria della capitale utilizzando le api.
Il controllo potrà avvenire grazie alla cooperazione di una rete di alveari dislocati nel territorio cittadino. Al progetto, chiamato “Apincittà”, hanno aderito già una dozzina di postazioni ed altri alveari verranno aggiunti in modo da formare una rete sempre più solida ed efficace, anche nei risultati delle analisi. L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo la salute delle api, la qualità del polline, quella del miele e della cera prodotti, così da arrivare a misurare i livelli di smog ed a quantificare la presenza di metalli pesanti nell’aria.
Un altro scopo di “Apincittà” è quello di sensibilizzare ed educare i cittadini alla biodiversità urbana e quello di costruire un modello didattico sull’apicoltura che possa esser d’aiuto alle scolaresche, ma anche agli stessi romani che si vogliano avvicinare a questa realtà per comprenderne le dinamiche.
Il presidente della Federazione Apicoltori Italiani, Raffaele Cirone, ha mostrato con orgoglio i primi risultati nati dalla collaborazione tra le postazioni di alveari, come documentato su “RomaToday”.
“La presenza di metalli pesanti nel centro di Roma e' inferiore a quella riscontrata in zone periferiche", ha commentato Cirone,"E in particolare, i livelli di piombo e cadmio rilevati dall'alveare di Largo Argentina sono inferiori a quelli trovati in alcune zone dei Castelli romani“.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.