A Roma l'Ama licenzia i dipendenti assunti con lo scandalo Parentopoli

Presi per chiamata diretta nel 2008, sono stati lasciati a casa dalla società. Marino: "Resti chi merita"

A Roma l'Ama licenzia i dipendenti assunti con lo scandalo Parentopoli

Sono quarantuno i dipendenti "raccomandati" che l'Ama, l'azienda che si occupa dei rifiuti a Roma, ha deciso di lasciare a casa, assicurando che si tratta di una misura che punta a ristabilire "legalità e giustizia" e non di una "vendetta politica".

Una mossa, quella dell'Ama, ben accolta in Campidoglio, con la quale la società si è liberata delle persone assunte per Parentopoli e su cui ha commentato anche il sindaco Ignazio Marino, ribadendo che dovrebbero rimanere alle dipendenze del gruppo quelli che sono stati assunti per merito e non chi è arrivato "per chiamata diretta".

I dipendenti lasciati a casa sono quelli assunti nel 2008 e

ancora in organico fino ad oggi, 37 su 41. Ma ci sono anche 23 autisti che firmarono il contratto lo stesso anno. "Le assunzioni in questione sono da considerarsi illegittime", commenta la società in una nota pubblicata oggi.

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