Alla fine Apple è stata costretta a toglierlo dal suo store online. L'applicazione gioco era apparso ieri sullo store della Mela e nel giro di poche ore ha creato diverse polemiche. Il nome del gioco? "Ruspadana", un chiaro riferimento alla "ruspa" diventata il simbolo del Salvini di battaglia (e di governo).
La descrizione era altrettanto chiara: "Aiuta Ruspadana a fermare l'invasione. Ripulisci le strade, rimuovi gli ostacoli. E goditi le Apli".E gli "ostacoli" in questione sono alcuni migranti che la ruspa incontra per strada in un (eccessivamente) semplice gioco da smarphone.
Caro @AppStore sei d'accordo con me che un giochino prescolare in cui ammazzi immigrati con una ruspa sia #lammerda? Che ne dici di ritirarlo e bannare gli autori da future produzioni? E magari atare più attenti a cosa pubblicate? @disinformatico @molleindustria @makkox pic.twitter.com/LB8v1nJbyA
— Francesco Di Gesù (@frankiehinrgmc) 29 giugno 2018
Il primo a notarlo online è stato Francesco di Gesù (rapper e scrittore). "Caro @AppStore - ha scritto su Twitter, pubblicando uno screenshot - sei d'accordo con me che un giochino prescolare in cui ammazzi immigrati con una ruspa sia #lammerda? Che ne dici di ritirarlo e bannare gli autori da future produzioni? E magari stare più attenti a cosa pubblicate?". Dopo le polemiche, la Apple ha deciso di eliminare dal suo store Ruspadana.
Gli autori del gioco, però, non ci stanno.
E, intervistati da Repubblica, rigettano al mittente le accuse: "Era solo satira - dice Matteo Barni - L'intenzione era di sottolineare le storture degli episodi marittimi di questo ultimo periodo sottolineando un comportamento sbagliato e deplorevole".Ruspadana. Sono assolutamente convinto che sia stato un tentativo di fare satira ma ragazzi, santo cielo, un po’ di cervello e buonsenso.
— Giovanni Longo (@giolongoo) 29 giugno 2018
Sono altresì certo che #Apple rimuoverà subito. pic.twitter.com/NklTkE7S2M
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