Salta il concerto di Povia a Lecce. "Arcigay dittatura mafiosa"

Dopo le proteste delle associazioni Lgbt salta l'esibizione del cantante in città

Salta il concerto di Povia a Lecce. "Arcigay dittatura mafiosa"

Avrebbe dovuto esibirsi il 20 aprile, in un concerto a Lecce che era stato annunciato tra molte polemiche. Il live di Giuseppe Povia, dicevano le organizzazioni Lgbt cittadini, non s'aveva da fare, anche se sarebbe avvenuto nella cornice di un'iniziativa di beneficienza, a favore dell'Associazione Lorenzo Risolo, che si occupa di assistenza a malati e famiglie.

E se non si è fatto. Se l'organizzazione non ha cancellato l'iniziativa, la presenza del cantante però non è stata confermata. E su Facebook Povia se l'è presa con il sindaco della città, Carlo Salvemini, che aveva minacciato di non patrocinarla e con l'Arcigay salentino, l'Agedo Lecce e Lea, associazioni che avevano chiesto di toglierlo dalla programmazione della serata.

Per il cantante c'è una "mafia culturale", figlia di un "nuovo

totalitarismo" delle associazioni gay. E salva soltanto la madre di Lorenzo Risolo: "La capisco, ha avuto paura ma ha anche ucciso un pochettino lo spirito che la sua associazione infonde e cioè combattere le metastasi".

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