Salvatore Parolisi non è più un militare e sarà trasferito in un carcere civile

Il caporal maggiore dell’Esercito Salvatore Parolisi da qualche settimana non è più un militare e sarà presto trasferito in un carcere civile

Salvatore Parolisi non è più un militare e sarà trasferito in un carcere civile

Salvatore Parolisi sarà trasferito da un carcere militare ad uno civile. Il generale Alberto Rosso, capo di gabinetto del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha accolto l’appello di Gennaro Rea, padre di Melania, uccisa nel 2011 con 36 coltellate dal marito, il caporal maggiore dell’Esercito Salvatore Parolisi, nel bosco di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo.


"Gentile signor Rea, - scrive il generale Rosso - Le comunico che in data 16 giugno 2016 la Direzione generale per il personale militare ha decretato la perdita di status militare di Salvatore Parolisi nonché la cessazione del rapporto di impiego con l’Amministrazione della Difesa a far data dal 13 luglio 2016. Il trasferimento di Parolisi presso un istituto di pena civile verrà eseguito una volta disposto dalla competente Procura Generale di Perugia, già in tal senso formalmente interessata da codesto ministero".

"Quell’uomo ha ucciso la moglie davanti alla loro figlia, si è macchiato di un delitto orribile e non si è mai assunto le sue responsabilità, ma può restare un soldato? Può godere dei privilegi concessi a chi appartiene all’Esercito, come scontare la pena in un carcere militare a cinque stelle?", si era, infatti, chiesto il padre di Melania Rea in una lettera

pubblicata dal settimanale Giallo. La risposta, evidentemente, è no dato che, da qualche settimana, per il Ministero della Difesa, Parolisi non è più un militare ed entro fine mese sarà trasferito in un carcere ordinario.

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