Il diktat della sardina Santori: "In tv soltanto col permesso"

Nel movimento iniziano a vedersi le prime crepe. Chat infuocate contro il leader Mattia Santori: "Vuole fare il capetto. Ha paura che possiamo dire cose 'divisive'"

Il diktat della sardina Santori: "In tv soltanto col permesso"

Non sono così unite come sembrano o come voglio far apparire. Nelle sardine infatti si iniziano a vedere le prime le crepe e i primi dissapori. E la causa avrebbe un nome, quello del leader: Mattia Santori.

Le proteste dei pesciolini si registrano nelle chat interne al movimento. "Questo vuole fare il capetto, si è montato la testa. Ha paura che possiamo dire cose 'divisive' sull'ambiente, i decreti, l'autonomia", protestano nei gruppi le sardine, attaccando il loro leader. Come riporta Libero, Mattia Santori è sempre in tv e sulle presenze nelle trasmissioni televisive era stato chiaro anche nel corso del primo raduno delle sardine a Roma: "Chi va in tv senza dire nulla può uscire dal gruppo e prendere la sua strada".

Parole che suonano come una minaccia e che non sono piaciute a molti dei 150 delegati riuniti domenica nel palazzo occupato di Roma dove si è svolto il primo "congresso" dei pesciolini. E così, sui gruppi e nelle chat è iniziata la pioggia di critiche verso Santori, sempre più uomo solo al comando. "Avete visto che faccia ha fatto quando l'avvocato di Regeni è stato applaudito in quel modo?", ha affermato un'altra sardina in riferimento ad Alessandra Ballerini, legale della famiglia di Giulio Regeni e convinta sardina genovese. Ballerini infatti era allo Spin Time Labs in via Santa croce in Gerusalemme 55 come rappresentante della Liguria. Come rivelerebbe il Fatto Quotidiano, dopo il suo intervento, l'attivista bolognese Lorenzo Donnoli ha chiesto all'assemblea un applauso per l'impegno della legale nella ricerca della verità sulla morte del giovane in Egitto. Pochi secondi di applausi visto che Santori avrebbe invitato a non esagerare sui temi "divisivi".

Meglio, secondo il leader, tenersi alla larga da certi argomenti che potrebbero non essere ben visti in politica. Non è infatti il caso di pestare i piedi a nessuno soprattutto in questo momento di tensioni e crisi nel Paese. "Santori non vuole che i temi vengano fuori prima delle elezioni in Emilia, a lui importa solo di quelle. E non vuole dare fastidio a nessuno", protestano le sardine sulle chat. Per fortuna che, alla fine del raduno privato a Roma, i pesciolini avevano dichiarato: "Non faremo un partito, non ci sarà una candidatura.

Continueremo a riempire le piazze e a lanciare i nostri messaggi di antifascismo, antirazzismo, contro l'odio verbale e per arginare Salvini, diciamolo chiaramente. Sicuramente appoggeremo la sinistra, ognuno nella sua libertà".

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