Sassoli benedice il governo giallorosso: "Emarginato nemico dell'Ue"

Intervistato da "Repubblica", il neo presidente del parlamento europeo si dice entusista del Conte bis: "Il ritorno dell'Italia a un ruolo da protagonista spiana il campo affinché la nuova legislatura delle istituzioni Ue sia pienamente europeista"

Sassoli benedice il governo giallorosso: "Emarginato nemico dell'Ue"

Anche il neo eletto presidente del parlamento europeo David Sassoli (Pd) acclama l'inciucio giallorosso e si dichiara entusiasta per la nascita del governo Conte bis.

Intervistato da "Repubblica", Sassoli festeggia la sconfitta del nemico sovranista, e spronta il presidente incaricato Giuseppe Conte a nominare presto il commissario italiano per Bruxelles, così da cominciare i lavori al più presto. L'entusiasmo, nelle parole del presidente del parlamento europeo è tanto. "Il ritorno dell'Italia a un ruolo da protagonista spiana il campo affinché la nuova legislatura delle istituzioni Ue sia pienamente europeista e segnata dall'unità rispetto al pericolo sovranista. Chi voleva distruggere l'Unione si è trovato emarginato. Di questo ne sono consapevoli le Cancellerie, le istituzioni Ue e anche da Washington ho avvertito interesse alla stabilità italiana e alla ripresa di una sua attitudine costruttiva in Europa", dice.

Un futuro roseo, secondo Sassoli, che prevede solo benefici per un'Italia filoeuropeista. Del resto "oggi non c'è nessuna questione che un governo può affrontare da solo". L'Italia, dunque, è in buone mani, e l'ex vicedirettore del Tg1 non può che approvare l'alleanza Pd-5Stelle, tanto preziosa anche per la sua elezione a presidente dell'eurocamera. Un'allenza che, fra l'altro, ha reso possibile anche la nomina a presidente designato della commissione europea di Ursula von der Leyen.

"Non c'è tempo da perdere" afferma David Sassoli. "Penso - continua - che un minuto dopo il giuramento il governo debba indicare con grande rapidità il nome del commissario designato e le sue priorità politiche". Il nuovo governo potrà contare sul sostegno dell'Europa, anche se ciò "non significa che gli impegni non vadano rispettati né che si possa eludere il tema della sostenibilità delle finanze pubbliche nel quadro di politiche per la crescita. Più i governi rispetteranno le regole e più la loro richiesta di modifiche sarà plausibile".

"Ho apprezzato il tono dei Cinque stelle al parlamento, il loro rinnovato interesse a porsi in una cornice europeista nelle istituzioni Ue e la voglia di superare le difficoltà ad entrare in un gruppo pro Unione", spiega il presidente del parlamento europeo. "Colgo un cambiamento di fase significativo.

Alcuni obiettivi del prossimo governo lasciano sperare in un’alleanza con un disegno comune nel nome di obiettivi progressisti. Credo che con il nuovo governo e la nuova commissione sarà possibile riformare Dublino", ha concluso.

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