Roberto Saviano questa volta ha proprio esagerato.
Eppure sembrava che muovesse da premesse condivisibili, come quelle che lo hanno portato a condannare pubblicamente, dal proprio profilo Facebook, l'azione dei teppisti che ieri a Bologna hanno distrutto alcune copie del libro "#SecondoMatteo" del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.
"Per fermare un libro è inutile distruggerlo - ha scritto nel pomeriggio l'autore di Gomorra - un libro si ferma ignorandolo, non leggendolo o si ferma meglio leggendolo e smontandolo." E fin qui siamo tutti d'accordo. A distruggere i libri erano i nazisti.
Peccato che come alternativa alla devastazione Saviano proponga un altro modo di contestare le idee di Salvini (obiettivo legittimo, per carità).
Nulla di meglio, secondo il giornalista napoletano, che collocare il volume del leader della Lega proprio di fianco al Mein Kampf. Il libro di Hitler fondamento della criminale ideologia nazionalsocialista.Secondo Saviano il libro di Salvini "merita" di stare di fianco a quello del dittatore nazista. Chissà se l'ha mai letto.
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