Ha visto il suo epilogo 2 giorni fa un'operazione volta a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti in Liguria, durata diversi mesi e portata a termine brillantemente dalla polizia di stato. Nei guai sono finiti 10 migranti, tutti richiedenti asilo o profughi, che da tempo avevano avviato la proficua attività illecita davanti alle scuole del centro di Savona (spacciando quindi anche a minorenni).
L'operazione, denominata "Piazza Pulita", ha permesso porre fine ad un ingente giro di spaccio, con annesso sequestro di elevati quantitativi di hashish e marjuana. Secondo gli inquirenti i pusher, tutti provenienti dall'Africa centrale, occultavano la droga tra i cespugli oppure la interravano, salvo poi andarla a recuperare dai nascondigli nel momento in cui un cliente ne faceva esplicita richiesta. Nei guai sono finiti 10 migranti: per 6 di loro si sono spalancate le porte del carcere, mentre gli altri 4 sono stati destinatari di un divieto di dimora. Il questore di Savona ha commentato con soddisfazione la notizia: "Un segnale importante per la città, per la percezione di sicurezza dei cittadini”.
La notizia riporta alla mente un episodio molto simile avvenuto a Perugia appena pochi mesi fa, con l'arresto da parte della polizia di stato di ben 25 migranti, quasi tutti richiedenti asilo, per spaccio di sostanze stupefacenti.
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