L'ondata è inarrestabile. Continuano ad arrivare senza sosta. Negli ultimi due giorni sono sbarcati quasi 11mila migranti. Un numero estremamente alto che ritocca all'insù le stime del Viminale e che punta a superare gli arrivi del 2015. Anziché arginare quest'invasione, però, il premier Matteo Renzi si preoccupa unicamente di raggranellare lo 0,2% di flessibilità in più sui conti pubblici per far fronte all'emergenza.
Solo nelle ultime ventiquattr'ore sono sbarcati 4655 migranti sulle coste italiane. Ieri, invece, ne sono arrivati altri 6.000. Numeri impressionanti che obbligano il ministero dell'Interno a ritoccare costantemente il "Cruscotto statistico giornaliero". Se guardiamo il censimento di fine settembre i disperati arrivati nel Belpaese erano 144.493. Un numero superato negli ultimi giorni. Il traffico è stato tanto intenso da obbliogare la Centrale operativa della Guardia costiera a coordinare 72 distinte operazioni. Se si dovesse andare avanti di questo passo è più che ovvio che il numero degli sbarchi del 2015, quando si era toccato quota 153.842, venga ampiamente superato.
Anche il numero delle vittime nel Mediterraneo continua ad aumentare. "È ricorso ieri il terzo anniversario della tragedia di Lampedusa che è costato, in un solo naufragio, la vita di 368 persone e da allora si sono verificati in media dieci morti al giorno nel Mediterraneo", ha dichiarato il portavoce dell'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), Joel Millman, in una conferenza stampa a Ginevra. Nelle ultime quarantotto ore le navi italiane hanno recuperato 28 cadaveri.
Sulla nave "Dattilo" della Guardia Costiera, che questa mattina è sbarcata a Catania con oltre mille migranti a bordo, sono però venuti alla luce tre neonati e sono in buone condizioni di salute. Al 15 settembre, stando ai dati del Viminale, i minori stranieri non accompagnati erano già 18.564 contro i 12.360 arrivati nel 2015.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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