Scatena l'inferno in caserma Il giudice libera l'immigrato

L'immigrato, un senegalese di 21 anni, è stato arrestato dai carabinieri. Ha sfasciato l'intera caserma. Ma il giudice lo ha liberato

Scatena l'inferno in caserma Il giudice libera l'immigrato

Non sono bastate due porte scardinate nella cella della caserma dei carabinieri, un militare picchiato, un computer divelto e una scrivania sfasciata. Il giudice ha "graziato" l'immigrato africano che era stato arrestato dopo aver importunato alcune persone a Parma.

La rivolta dell'immigrato

Per ammanettare il 21enne senegalese, riporta la Gazzetta di Parma, ci sono voluti ben 10 carabinieri. E l'hanno bloccato con non poche difficoltà. Una volta portato nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri, l'africano si è ribellato alle manette, fracassando tutto quello che gli è capitato sotto mano. Due porte, un computer, una scrivania e anche il volto di un militare. Durante la colluttazione, infatti, uno dei carabinieri è rimasto ferito.

Il migrante, alla fine, è stato portato in tribunale. Il giudice lo ha sì condannato, ma ad appena un anno e mezzo, lasciandolo così libero di tornare a casa del fratello. Il giovane si è giustificato dicendo che era appena arrivato su un barcone dal Senegal, con l'obiettivo di raggiungere il fratello che abita appunto a Parma.

Alla vista dei carabinieri, ha detto, si sarebbe spaventato del fatto che volessero rimandarlo al suo paese "su un altro barcone". E così avrebbe sfasciato tutta la caserma.

Il giudice così lo ha condannato a un anno e mezzo. E lo ha lasciato libero. Anche se, tecnicamente, è un clandestino.

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