L'Italia è a rischio paralisi. I Forconi annunciano battaglia e da stasera sono pronti alla mobilitazione. Il preannunciato blocco dei trasporti, che potrebbe durare fino al 13 dicembre, ha messo in allerta il Viminale, sia per evitare il collasso della circolazione sia per il rischio di infiltrazioni da destra e di "recrudescenze mafiose" (come ha dichiarato il ministro per la pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia). Per la paura di rimanere a secco, ci sono state code alle pompe di benzina in Sicilia, e a Torino, oggi, davanti ai centri commerciali sono scattati i picchetti per costringere i negozianti alla serrata. Il ministero dell'Interno ieri ha emanato una circolare ai prefetti esortandoli a non tollerare assembramenti e blocchi e a procedere agli sgomberi. Il Viminale sarebbe pronto anche a impiegare gli idranti, per liberare le strade e gli svincoli autostradali. E oggi è intervenuta anche l’Autorità garante degli scioperi che ha fatto sapere che qualora si dovessero verificare violazioni della legge nel fermo dell’autotrasporto, confermato da alcune sigle del settore, l’Autorità "non esiterà ad applicare le sanzioni".
"Sia chiaro, gli autotrasportatori che domani intenderanno scioperare non hanno tra le loro ragioni nessuna richiesta presentata al governo al ministero dei Trasporti che sia rimasta inevasa e che li giustifichi", ha affermato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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