È atteso un record di adesioni per il primo sciopero dell'anno che conivolgerà la scuola e i particolare i diplomati magistrali. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito che il diploma magistrale non è un titolo abilitante per accedere all'insegnamento, molti docenti rischiano di essere licenziati o eliminati dalla graduatoria ad esaurimento (GaE) e spostati in seconda o terza fascia per l'accesso al ruolo.
La manifestazione
Gli insegnanti delle scuole materne ed elementari che avevano fatto ricorso per essere immessi in ruolo manifesteranno davanti alla sede del ministero dell'Istruzione a Roma. Inoltre, diversi sit-in saranno organizzati davanti agli uffici scolastici regionali di varie città tra cui Milano, Torino, Bologna, Cagliari e Palermo.
Le reazioni
"Tra poche ore le famiglie italiane si accorgeranno cosa vuol dire perdere il maestro del proprio figlio, dopo diversi anni, per colpa di una sentenza - ha denunciato Marcello Pacifico, dell'Anief-Cisal - che non doveva neanche essere pronunciata".
"Fino a questo momento 7 sentenze del Consiglio di Stato avevano stabilito che tutti gli insegnanti con il diploma magistrale potevano accedere alla graduatoria se diplomati entro il 2001. Ora la sentenza dell'Adunanza plenaria ha ribaltato i termini della questione", ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Il sindacato
La richiesta del sindacato è quella di confermare nei ruoli dello Stato i 6 mila neoassunti con riserva che hanno superato o stanno
superando l'anno di prova e assumere i 44mila colleghi inseriti con riserva nelle GaE, molti dei quali insegnano nelle scuole da anni, anche se ci sono pure diplomati che non hanno mai messo piede in classe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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