Dopo sei anni è stato risolto il giallo della scomparsa di Antonio Deiana, 36enne scomparso a Como nell'estate del 2012. Un uomo di 37 anni di Cinisello Balsamo (Milano) è finito in manette con l'accusa di essere l’autore dell’omicidio. Antonio Deiana era il fratello di Salvatore, scomparso tre anni prima e il cui corpo era stato ritrovato in un bosco nel febbraio 2015. Era stato accoltellato da alcuni affiliati alla ’ndrangheta.
Di Antonio si erano perse le tracce il 20 luglio del 2012, quando era uscito di casa, a Villa Guardia, con la sua moto Kawasaki. I familiari si erano rivolti anche a "Chi l’ha visto?", ma dell'uomo non si era più saputo niente. La svolta è arrivata in uno scantinato di una palazzina di Cinisello Balsamo. Sotto al pavimento, coperto da una colata di cemento, è stato trovato il corpo. Sei anni di mistero. In manette la persona che, secondo gli inquirenti, ha ucciso e nascosto il cadavere. Si tratta di Luca Sanfilippo. Torchiato dalle forze dell'ordine ha confessato e permesso loro di trovare i resti della vittima. Originario di Caltanissetta, Sanfilippo ha detto di aver ucciso Deiana a coltellate, dopo un litigio scoppiato per motivi di droga.
Ma come hanno fatto gli inquirenti a risolvere il giallo? Quasi per caso. Qualche mese fa un criminale di piccolo cabotaggio ha confessato di aver aiutato un uomo, anni prima, a bruciare i vestiti di una vittima di un omicidio.
Partite da questa rivelazione, le forze dell'ordine hanno cominiato a indagare e, intrecciando i dati delle persone scomparse, hanno stretto il cerchio attorno a Sanfilippo. Decisive le microspie installate nel palazzo.
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