Scoperta la droga per curare chi non accoglie gli immigrati

La scoperta dell'Università di Bonn: cancellare la xenofobia con un mix tra ormone dell'amore e condizionamento sociale. L'obiettivo: "Favorire l'accoglienza dei migranti"

Scoperta la droga per curare chi non accoglie gli immigrati

La ricerca ha tutti i crismi per essere definita scientifica: tre esperimenti, 300 individui intervistati, tre Università coinvolte (Bonn, Lubecca e il Laureate Insitute for brain research di Tulsa) e una pubblicazione sull'autorevole rivista Proceedings of the National academy of sciences of the Usa. Quello che preoccupa però sono i risultati (e gli obiettivi) della scoperta: grazie ad un mix di droga e condizionamento psicologico, sarà possibile obbligare tutti ad essere accoglienti verso gli immigrati e ad aprirsi al meticciato.

Esatto, avete capito bene. I ricercatori sono partiti dal presupposto che in questi anni si stia verificando il "più grande movimento di rifugiati dalla fine della Seconda Guerra Mondiale". Un flusso migratorio che costringe gli Occidentali ad "adattarsi ad ambienti sociali caratterizzati da una tanto grande diversità etnica e differenziazione culturale". Novità che richiede !adattamento alla rapida crescita della diversità etnica, del pluralismo religioso e della differenziazione culturale". Gli studiosi hanno osservato che l'aumento dell'immigrazione ha provocato un aumento della xenofobia. "La resistenza a questa transizione - scrivono, come riportato da La Verità - spesso va di pari passo con il sentimento xenofobo e, di conseguenza, le recenti elezioni in Europa hanno favorito i candidati populisti che hanno espresso apertamente atteggiamenti xenofobi nei confronti dei rifugiati".

Insomma, chi non si apre all'accoglienza è un razzista incapace di aprirsi alla "diversità". Cosa fare, allora? L'unica soluzione, pensano gli scienziati, sia curare chi non si rassegna all'immigrazione. Sono loro stessi a scrivere che c'è "necessità di elaborare strategie per aiutare a favorire l'integrazione". In che modo? Semplice, usando l'ossitocina, anche detto "ormone dell'amore", insieme a qualche condizionamento sociale.

I ricercatori hanno realizzato tre esperimenti. Nel primo, hanno messo 183 soggetti tedeschi caucasici di fronte ad alcune foto di persone in difficoltà (metà tedesche, metà immigrate). Ogni partecipante aveva a disposizione 50 euro che poteva donare a chi voleva (oppure tenerseli per sé). Alla dine, è stato donato il 30% delle somme e agli immigrati è andato il 19% in più rispetto ai poveri tedeschi. Ma non finisce qui. Nel secondo esperimento (107 cavie), i partecipanti hanno prima dovuto partecipare ad un questionario per testare il loro livello di propensione all'accoglienza. Poi il test si è svolto allo stesso modo del precedente, se non che a metà esperimento ad alcuni di loro è stato somministrata della ossitocina spry, ovvero l'ormone che favoisce il benessere contro ansia e stress. Risultato? Chi era stato "drogato" ha donato il doppio rispetto agli altri. Peccato che questo sia valso soltanto per quelle persone che nel questionario si erano dimostrate favorevoli all'immigrazione. Sui contrari nessun effetto.

Come "curare" allora i famosi "xenofobi"? Semplice: aggiungendo all'ossitocina un pizzico di condizionamento psicologico. Nel terzo esperimento, stessa storia: ai partecipanti sono stati consegnati i 50 euro e a metà di loro è stata somministrata ossitocina. A metà del test, però, è stato fatto sapere loro quanto avessero donato gli altri in media nell'esperimento precedente. E così, spiega Nina Marsh, "anche le persone con atteggiamento negativo verso i migranti hanno donato ai rifugiati il 74% in più rispetto all'esperimento precedente".

Insomma: il combinato disposto di ossitocina e condizionamento mentale hanno trasformato gli "xenofobi" in persone accoglienti.

Rene Hurlemann, responsabile del dipartimento di Psichiatria di Bonn, ha detto che in questo modo "possono diminuire le motivazioni egoistiche" delle persone e "può aiutare a promuovere l'accettazione e l'integrazione degli immigrati nelle culture occidentali". Basta drogarle.

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