La scuola italiana senza insegnanti. Sembra uno scherzo, all'indomani del maxi-concorsone per l'assunzione di nuovi maestri e professori, ma non è così.
Degli oltre settantunomila candidati già esaminati agli esami scritti per sessantatremila posti dalle scuole materne agli istituti superiori, ben trentaduemila sono stati giudicati non idonei. Il 55% di bocciati. Una percentuale spaventosa, determinata in parte da quiz giudicati impossibili anche da molti addetti ai lavori e in parte da un livello di (im)preparazione imbarazzante.
Candidati che scrivono "cmq" invece di "comunque", ignorano quale sia la capitale della Svezia e confondono il tribunale dell'Aja con l'inesistente "corte dell'Ajax". Aspiranti professori che chiaramente non sono all'altezza del proprio compito, nonostante abbiano già ricevuto l'abilitazione alla professione attraverso i vari percorsi abilitanti.
Al netto dei motivi all'origine di questa decimazione, però, il dato che resta è inequivocabile: alla scuola italiana mancano insegnanti.
Secondo le stime del Corriere della Sera, elaborate da Gian Antonio Stella sulla base di dati raccolti da Tuttoscuola, se anche nelle graduatorie in arrivo fuori tempo massimo dovessero ripetersi risultati simili a quelli già pubblicati, il "buco" in organico ammonterebbe a oltre ventitremila insegnanti. Cattedre che rischiano di rimanere vuote. Alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.