Seminano il panico sul bus: ​immigrati pestano l'autista

Ad Ancona lite tra l'autista e alcuni giovani di africani. Ne nasce una colluttazione. Poi scoppia la rissa tra stranieri

Seminano il panico sul bus: ​immigrati pestano l'autista

“Metti giù le mani, Vattene via”. C’è tensione nel bus delle Autolinee Bucci a Serra de’ Conti, vicino ad Ancona. Il mezzo dovrebbe riprendere la sua marcia ma, come ormai spesso accade, il servizio è interrotto a causa alcuni stranieri che sarebbero saliti a bordo senza biglietto. Gli immigrati aggrediscono verbalmente (e non solo) l’autista, che però non si tira indietro. Il video, realizzato con un cellulare da un passeggero, mostra i momenti salienti dello scontro verbale e fisico (guarda qui il video).

I fatti risalgono a lunedì sera. Secondo quanto scrive Picchio News, il bus era partito da Senigallia per raggiungere Sassoferrato. Si tratta di un servizio extraurbano che collega i piccoli comuni della zona. A Serra de’ Conti sale un gruppetto di africani. L’autista avrebbe chiesto loro il regolare biglietto e ne nasce una lite e poi una colluttazione. L’autista viene aggredito verbalmente da un immigrato in particolare. Volano pugni e uno dei colpi rischia di affondare sul volto di una bimba seduta lì di fianco.

La notizia, diventata di dominio pubblico nei giorni scorsi, è ora confermata dalle immagini choc del video registrato da un passeggero. Si vede un ragazzo straniero litigare con l’autista del bus che cerca di convincerlo a scendere. Poi nasce una rissa, sedata solo dall’intervento di due carabinieri. La lite però non si arresta neppure di fronte alla presenza delle divise. Uno degli stranieri cerca di raggiungere con alcune manate l’autista difeso dai militari, costringendo il carabiniere agli straordinari. Poi scoppia anche una colluttazione tra passeggeri, sempre stranieri.

Duro il commento di Paolo Arrigoni, senatore e responsabile della Lega nelle Marche.

“Il fatto che questi episodi che vedono protagonisti giovani africani siano ormai all’ordine del giorno non sminuisce l’accaduto, come qualcuno vorrebbe, ma al contrario è ancora più necessario affermare che non è più accettabile che servizi essenziali come quello del trasporto o che luoghi pubblici possano essere a ragione percepiti come pericolosi dai cittadini”.

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