Verdi prati, boschi, foreste, laghi. Bellezze naturali ovunque, ma il Trentino Alto Adige è anche altro. Cultura, innanzi tutto. Una cultura di cui sono parte integrante le minoranze linguistiche che caratterizzano la regione. Dai mocheni ai cimbri, ai ladini. Lingue diverse, diversi modi di interpretare l'arte. E da Pergine Valsugana, giovedì 28 agosto, partirà un'iniziativa per la riscoperta e la valorizzazione dell'arte e della cultura linguistica della Regione. "Sgarbi alpini", si intitola la manifestazione organizzata dai centri studi perginesi Vox Populi e Il Nodo di Gordio, patrocinata dalla Regione, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Comunità Alta Valsugana e Bersntol, dall’Istituto Mocheno e dal Comune di Pergine, con la ripresa in diretta streaming di Ideal Web Tv. E il titolo indica che, tra i protagonisti, ci sarà proprio Vittorio Sgarbi a confronto con il direttore del Nodo di Gordio, Daniele Lazzeri, con lo scrittore Andrea Marcigliano ed il critico d'arte Paolo Zammatteo.
“È un piacere ed un onore - assicura Diego Moltrer, presidente del Consiglio Regionale - avere nella nostra terra Vittorio Sgarbi, una personalità molto conosciuta per l'immensa cultura e, in particolare, per il coraggio delle idee che da sempre lo contraddistingue. Averlo qui e fargli conoscere da vicino le nostre minoranze linguistiche sarà un momento molto importante. Per la nostra terra e la nostra gente, custode di tradizioni e saperi antichi assolutamente contemporanei”.
Saperi creati dall'uomo che si mescolano con le bellezze naturali del territorio, a partire dalla "Valle incantata", quella dei Mocheni, cantata da Robert Musil che vi soggiornò all'inizio del XX secolo. Valli e montagne che, alla fine del XIII secolo, accolsero i primi insediamenti degli esperti minatori provenienti dalla Baviera, specializzati nell'estrazione e nella fusione dei metalli di cui la zona era ricca. 538em;">Paesaggi splendidi, leggende antiche come quelle cimbre trascritte all'inizio del '900 da Josef Bacher, la presentazione dell'ultimo libro di Sgarbi, "Il punto di vista del cavallo: Caravaggio" (Bompiani, 2014).
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