Un "cratere" di circa mille chilometri quadrati. È quello creato dai terremoti del 26 e 30 ottobre che hanno deformato un'area enorme - tracciata da una faglia lunga oltre 50 chilometri e profonda tra i 10 e i 15 chilometri - tra l'Umbria, le Marche e l'Abruzzo, come emerge dai primi dati arrivati dai satelliti e analizzati dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dall’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr).
"All'interno di questa grande area c'è la zona di massima deformazione, pari a 130 chilometri quadrati, intorno all'epicentro", spiega all'Agi Antonio Piersanti, sismologo dell'Ingv, "È lì che il terreno si è abbassato fino a 70 centimetri. C'è poi un'area più vasta, di circa 600 chilometri quadrati, dove la deformazione è visibile dal satellite, in base alle immagini radar dei sensori della costellazione Sentinel-1 del Programma Europeo Copernicus, analizzate dall'Ingv insieme al Cnr-Inea" (guarda la cartina).
Un cratere enorme che coinvoce migliaia di persone. "I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa", ha assicurato ancora Matteo Renzi ai microfoni di Radio24 e sulla sua e-news, "Venerdì il Consiglio dei Ministri approverà un altro decreto legge. Snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia. Le risorse sono già stanziate nel piano pluriennale di legge di bilancio. Già sul 2017 c’è uno spazio di 3 miliardi, diventano 5 o 6 nel 2018".
Numeri di fatto confermati anche da fonti del Ministero dell'Economia secondo cui le pubbliche amministrazioni spenderanno per il post-sisma circa 6 miliardi di euro. Lo fanno notare fonti del ministero dell'Economia in merito alle risorse messe in campo, nella manovra e nel dl Terremoto, per la ricostruzione post sisma. Si aggiungono poi 600 milioni stanziati sotto forma di contributi e credito di imposta, mentre il ddl Bilancio favorirà spese stimabili in circa 600 milioni solo nel 2017. "Non c’è uno stanziamento puntuale perché ancora non si sa quanto servirà", ha aggiunto Renzi, "Ci sono spazi di azione. Poi se ci sarà bisogno di ulteriori spazi di deficit, metteremo i denari necessari. Al momento non ve n’è la necessità. Il deficit è al livello più basso da dieci anni. Per il Parlamento è fissato al 2,4%, nella nostra bozza al 2,3%".
Intanto, mentre la procura di Spoleto ha aperto un fascicolo per disastro colposo, a Camerino è arrivato Sergio Mattarella, rientrato prima dal suo viaggio in Israele.
"Vogliamo che venga ricostruito tutto come prima", ha detto il Presidente della Repubblica agli sfollati, "Tenga uniti noi e l'italia. Siamo vicini a tutti voi, cercheremo di ricostruire tutto come prima. Prometto impegno e lavoro fino alla fine".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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