Spada al gip: "La testata? Il giornalista mi ha provocato"

Roberto Spada risponde al gip e si difende: "Ho solo risposto a una provocazione". Il giudice si riserva di decidere sul fermo. Ostia in piazza per la legalità

Spada al gip: "La testata? Il giornalista mi ha provocato"

"Ho solo risposto a una provocazione". Così Roberto Spada, fratello del boss di Ostia che qualche giorno fa ha aggredito un giornalista di Nemo -Nessuno escluso, ha risposto al gip che lo interrogava per decidere se convalidare il fermo.

Spada - che si trova nel carcere di Regina Coeli - è indagato per lesionipersonali e violenza privata aggravate dai futili motivi e dal metodo mafioso dopo aver rotto il naso con una testata e picchiato con un bastone il giornalista Davide Piervincenzi e la sua troupe mentre realizzavano un servizio sull'appoggio del clan a Casapound per la trasmissione in onda su Rai 2.

Dal canto suo il giudice Anna Maria Fattori ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare attribuendo a Spada i reati di lesioni personali e violenza privata con l’aggravante del metodo mafioso e dei futili motivi.

Intanto per le strade di Ostia si snoda un corteo indetto da Laboratorio Civico X per difendere la legalità e prendere le distanze dalla violenza.

Alla manifestazione partecipano circa duemila persone, tra cui il sindaco di Roma, Virginia Raggi, oltre a numerosi altri esponenti del M5s capitolino, alcuni parlamentari di Mdp, Stefano Fassina di Sinistra Italiana e il sindaco Pd di Fiumicino Esterino Montino. "È una manifestazione dei cittadini, ha detto l Raggi a RaiNews24, "Ho cercato di rilanciare e dare voce all'appello della gente che vuole contrastare criminalità e mafie".

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