"Istigazione al suicidio": non usa mezzi termini il 50enne veneto Nevio Marcon, ex allevatore raggiunto da una maxi-cartella esattoriale per il pagamento di un milione e mezzo di euro da pagare per le quote latte.
La storia, raccolta dalla Tribuna di Treviso, arriva dal piccolo centro di Collabrigo, nel profondo Nord-Est. Dove l'imprenditore ormai disoccupato, invalido con 280 euro di indennità al mese, si è visto recapitare una cartella dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura a cui non poteva nemmeno credere: "non risulta abbia pagato l’importo di euro 1.467.206,89: la invitiamo ad effettuare il pagamento entro 5 giorni".
L'allevamento di Marcon, avviato nel 1989 con le 13 vacche lasciategli dal padre, ha chiuso ormai 11 anni fa. In mezzo, una storia complessa e tormentata. "Sono arrivato ad avere fino a 250 vacche da latte – racconta con orgoglio -, ero giovane, ho fatto un investimento, ho prodotto quanto previsti con la legge sul piano di sviluppo. La Regione Veneto nel 1991 mi aveva approvato il piano, dovevo avere un contributo del 40%, che non è mai arrivato". Nel 1995 sono arrivate le prime multe sulle quote latte e ad oggi il debito è di oltre un milione e 350mila euro, a cui vanno aggiunti gli interessi.
Marcon, che ha ancora 20mila euro da pagare per un mutuo sulla stalla, si professa sereno e sostiene che la colpa sia dello Stato, "responsabile di quel debito perché non ha mantenuto fede alle sue leggi."
Nel frattempo però l'agenzia è passata all'incasso anche in ottemperanza alle direttive stabilite dalle recenti sentenze
della Corte Europea di Giustizia. E la multa va pagata: "Questa è istigazione al suicidio, sono invalido al 100%, sono già caduto in depressione quando dieci anni fa ho perso tutto. Ora vogliono scuoiarmi, nessuno mi aiuta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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