Stupro a Catania, la pm: "È stata una caccia alla preda sessuale"

Il procuratore aggiunto di Catania: "Il loro obiettivo era di soddisfare l’istinto primordiale. Questi ragazzi hanno la testa imbottita di immagini pornografiche"

Stupro a Catania, la pm: "È stata una caccia alla preda sessuale"

"Ci siamo trovati davanti a uno squallore infinito. Effetto di un comportamento che questi ragazzi considerano normale. La cosa peggiore è che pensino sia scontata consuetudine vivere la follia della movida del fine settimana andando in cerca di una preda sessuale. Di questo si tratta". Lo ha dichiarato il procuratore aggiunto di Catania, Marisa Scavo.

È stata lei, con il pm Andrea Ursino, a chiedere al gip gli ordini di arresto per i tre ragazzi accusati di avere stuprato una ragazza americana a Catania.

Si tratta di "Giovani che si muovono fra ritrovi e pub della movida come il branco alla ricerca della vittima con cui appagare ogni istinto. E se vedono una ragazza che beve una birra, magari da sola, scattano felini. Se poi è americana e risponde alle prime domande si sentono autorizzati a metter subito le mani addosso", ha spiegato il magistrato al Corriere.

"Il loro obiettivo era di soddisfare l’istinto primordiale servendosi di un bicchiere in più, di uno spinello, di un tiro di marjuana, perché è più facile agire con una preda un po' stordita", ha aggiunto.

Il video

"Questi ragazzi hanno la testa imbottita di immagini pornografiche.

E infatti quella sera l’hanno girato in diretta, un loro video", ha spiegato riferendosi al filmato inviato dagli stessi aggressori alla giovane vittima. "Lo hanno inviato con tracotanza alla vittima il giorno dopo. Non tanto per minaccia, quanto con l’idea che ci si potesse divertire di nuovo tutti insieme", ha poi concluso.

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