Il Papa ha fatto l'appello: "Tutte le parrocchie ospitino i profughi". Così oltre ai Vescovi, si sono cominciate a muovere anche le suore. Alcune di loro, però, hanno anticipato il Santo Padre, mettendo a disposizione parte del loro convento per accogliere le migranti.
Come sempre, c'è un "però". Perché a farne le spese sono state 15 studentesse che in quel pensionato avevano la loro casa. A giugno, infatti, le sorelle si sono riunite ed hanno deciso di 'convertire' il loro studentato in un centro d'accoglienza. Una manna dal cielo per la Prefettura, cui non è sembrato vero di poter inviare 24 ragazze immigrate in una struttura già adibita all'abitazione di giovani dedite allo studio.
"Ora, nelle stanze prima dedicate alle ragazze universitarie - ha detto al SecoloXIX madre Cupini, 90 anni - hanno trovato rifugio 24 donne, 21 nigeriane, 2 provenienti dalla Costa d'Avorio e 1 del Ghana". "Le nuove ospiti hanno detto che stanno vivendo il periodo migliore della loro vita - ha aggiunto Suor Letizia, responsabile della struttura - Abbiamo riflettuto se fosse davvero necessario continuare a mantenere lo studentato. E' stato deciso di chiuderlo per dare aiuto a chi ora ha più bisogno".
Le studentesse, invece, sono rimaste con il cerino in mano.
"Erano ospiti da molti anni - continua suor Letizia - ed erano molto affezionate alla nostra struttura. La nostra è stata una scelta verso chi in questo momento soffre di più. L'hanno capito e accettato".Ma saranno costrette a trovarsi un'altra sistemazione.
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