Traffico in tilt in centro a Roma per la protesta dei tassisti. I manifestanti si sono spostati da Montecitorio, dove si erano dati appuntamento questa mattina per la protesta, al Largo del Nazareno davanti alla sede del Pd, dove si è registrato anche qualche momento di tensione.
Proteste anche davanti a Montecitorio degli ambulanti, tenuti a distanza dalle transenne che abitualmente limitano la piazza antistante la Camera e dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. I manifestanti hanno fatto esplodere due bombe carta. In frantumi una delle vetrate circolari di palazzo Macchi di Cellere, che si trova sui piazza Montecitorio. Dopo lo scoppio, i commercianti hanno abbassato le saracinesche dei negozi adiacenti.
Armati di bandiere e striscioni i manifestanti hanno protestato in concomitanza con l'esame, alla Camera, del decreto Milleproroghe su cui in serata il governo ha posto la fiducia. La sede del partito democratico è presidiata dalle forze dell'ordine mentre i manifestanti gridano ad alta voce la parola "buffoni". I tassisti, che avevano chiesto di essere ricevuti nella sede, hanno lanciato bottigliette di plastica all'indirizzo delle forze dell'ordine, e gridano "schiavi", "a morte" ai poliziotti che li fronteggiano in tenuta antisommossa. Una persona è rimasta ferita alla testa durante gli scontri (Guarda la gallery).Fermate due persone appartenenti al movimento romano di Forza Nuova e già responsabili in passato di atti di violenza. Una terza persona è stata fermata per atti di violenza con l'utilizzo di un tirapugni, mentre una quarta è stata fermata in quanto responsabile del lancio di bombe carta, una delle quali esplodendo ha causato la rottura di alcuni vetri in via In Aquiro. Al momento si registrano 4 agenti della Polizia di Stato feriti, mentre sono 3 i manifestanti sono ricorsi a cure mediche.
"Le forze di polizia - fa sapere la Questura di Roma - hanno dovuto reagire ad un attacco premeditato da parte di un gruppo di facinorosi, che infiltratisi tra i manifestanti, hanno effettuato un lancio di oggetti. Il tentativo è stato respinto da un calibrato intervento dei reparti impiegati". Il gruppo, come ricostruito dalla Questura, si è staccato dalla manifestazione principale, ha raggiunto alla spicciolata la sede del Pd, aggirando le forze dell'ordine. "Venite di qua, levatevi i caschi e venite con noi", continuano a gridare i manifestanti alla polizia.
Intanto nella tarda mattinata di oggi anche Virginia Raggi ha sostenuto i tassisti ed è scesa in piazza insieme a loro davanti Montecitorio. "Noi siamo con voi, lo sapete, per noi il servizio di trasporto pubblico non di linea è fondamentale. È il biglietto da visita della città, deve essere regolamentato, va sicuramente migliorato però le riforme dall'alto sicuramente non ci piacciono e sicuramente complicano tutto il sistema", ha dichiarato la Raggi.
"Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Oggi, sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire no ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco", ha continuato. Poco prima di scendere in piazza aveva twittato: "Basta riforme calate dall'alto. Stop emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti. Tra poco in piazza con loro". Dopo le critiche ha aggiunto sui social: "Manifestare è un diritto;usare la forza è inaccettabile.Al fianco di chi protesta civilmente.Ferma condanna verso chi ricorre alla violenza".
Anche Beppe Grillo ha commentato ciò che sta accadendo: "I tassisti hanno pienamente ragione, siamo al loro fianco. I nostri parlamentari hanno presentato nella commissione competente un emendamento per abolire la norma che li ha portati in piazza. Una legge si può cambiare in 24 ore. Il tassista va valorizzato perché è il biglietto da visita della città più bella del mondo. Loro non accettano che un governo in 24 ore li metta in concorrenza con chi ha una licenza a costo zero, offrendo il servizio che fanno loro. Il problema che abbiamo è che noi, per primi, la classe politica, deve sentire le persone. A volte, la gente diventa violenta perchè diventa invisibile", ha concluso.
Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Area popolare, è andato contro il sindaco Raggi. "Siamo al paradosso di un sindaco in piazza con chi sta bloccando un servizio pubblico di cui il sindaco stesso dovrebbe essere garante. Noi abbiamo sempre compreso e difeso le giuste ragioni dei tassisti contro la concorrenza sleale, l'abusivismo e l'assenza di regole sfruttata da Uber. Ma quando la rivendicazione di un diritto sfocia nell'interruzione di un servizio pubblico e in manifestazioni violente come sta avvenendo di fronte alla sede del Pd, dalla ragione si passa dalla parte del torto e i politici, come Virginia Raggi, che strumentalizzano queste proteste sono irresponsabili. "Oggi -spiega- sulla vertenza taxi ci sarà un incontro al ministero delle Infrastrutture, mi auguro che prevalgano le ragioni del confronto e la volontà di dare una vera soluzione normativa a un servizio che deve avere come primo scopo l'utilità per i cittadini".
Anche il Codacons ha condannato il sindaco di Roma: "Il comportamento di Virginia Raggi, oltre ad essere moralmente sbagliato, potrebbe portare la magistratura ad aprire nuove indagini nei confronti del primo cittadino. Un comportamento abnorme".
La protesta è continuata anche a Milano dove ieri sera si è tenuta una manifestazione di protesta partita dalla Stazione Centrale e arrivata fino alla Scala. Anche Matteo Salvini ha commentato la vicenda: "Io sto con i lavoratori in piazza a Roma e con chiunque difenda diritti acquisiti e rischi la vita per trasportare le persone a 1200 euro al mese". In serata però è arrivata la mediazione. Dopo la decisione di porre la fiducia sul milleproroghe da parte del governo, è arrivata un'intesa con 21 sigle di tassisti. Lo ha annunciato il vice ministro dei Trasporti Riccardo Nencini, al termine del tavolo con le associazioni di categoria.
"È stato firmato da tutte le sigle presenti al tavolo l’appello del governo a concludere immediatamente le proteste e a riprendere il servizio pubblico". Secondo alcuni rappresentanti dei tassisti, il governo entro 30 giorni farà un decreto ministeriale con cui scavalcherà l’emendamento Lanzillotta inserito nel Milleproroghe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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