"Era tutto pieno di lividi, con il sangue che usciva dal naso, dalla bocca e dalle orecchie". I genitori del 38enne di nazionalità moldava deceduto nel carcere di Terni non credono che sia stato un infarto a colpire loro figlio. L'uomo è stato trovato questa mattina nella sua cella dagli agenti della polizia penitenziaria senza vita. "È stato un malore", hanno spiegato. Ma la famiglia vuole vederci chiaro.
"Circa un anno fa ha commesso un piccolo furto ed è finito a processo – ha raccontato un amico del 38enne a ilGiornale.it –. Lui però non si è presentato in Aula e ha lasciato l’Italia. Quando ha messo piede a Malpensa è stato subito arrestato e condannato a un anno e otto mesi. Dopo due mesi in carcere a Milano lo hanno trasferito. Da lì sono inziati i problemi".
In carcere
Questa mattina l’uomo è stato trovato morto nella sua cella. "Da sei mesi, da quando è in carcere a Terni, ha iniziato a lamentare dei dolori alla pancia. Così si è fatto visitare due volte, ma i medici non hanno riscontrato niente di anomalo. Anzi, gli hanno dato una medicina che a suo parere ha fatto peggio. Quando ha chiesto di essere portato da un altro dottore, gli hanno risposto che non lo avrebbero mandato", ha spiegato l’amico.
"Si lamentava delle condizioni in carcere. Diceva: 'Le galere qui sono peggio che in Africa. Qui è il Terzo mondo' e chiedeva soldi alla sorella a Londra per comprarsi da mangiare. Denaro che lei dava all'avvocato ma che non sono mai arrivati a lui".
Il decesso
"Lunedì la sua famiglia è arrivata in Italia dalla Moldavia e quando sono andati a trovarlo in carcere la situazione era tranquilla – ha continuato l’amico – . Oggi sarebbe dovuto andare a farsi visitare da un altro dottore, ma quando sono andati a prenderlo hanno visto che era morto. Aveva la pancia gonfissima, come un pallone".
Ancora ignote le cause del decesso. La famiglia ha chiesto spiegazioni e dal penitenziario hanno risposto "che era stato un infarto", ha raccontato l’amico. "All’inizio non volevano neanche farlo vedere ai genitori. Poi hanno cambiato idea.
Era tutto pieno di lividi, con il sangue che usciva dal naso, dalla bocca e dalle orecchie. Non può essere stato un infarto", ha spiegato.Lunedì verrà eseguita l'autopsia sul corpo del 38enne moldavo che farà luce su quanto accaduto.
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