Sette mesi di torture, abusata ogni giorno da un branco di minorenni. Una storia che arriva da Torino, quartiere Falchera, raccontata dalla Stampa. Al centro delle violenze una ragazzina di tredici anni, vittima di una banda che la violentava e riprendeva con i telefonini, costringendola a fare tutto ciò che le veniva chiesto.
Il tutto sarebbe accaduto in un garage, racconta un tredicenne del quartiere al quotidiano torinese. Una cosa su cui "all'inizio, lei ci scherzava pure. Era andata liberamente. Raccontava certi particolari alle amiche...". Poi le foto e i video coi telefonini, e le violenze che continuavano ogni giorno, con la minaccia di raccontare tutto alla madre.
Un incubo continuato fin dopo le feste di Natale, quando la ragazzina ha deciso di porre fine a tutto. Non sono passati molti giorni, prima che la madre trovasse nella cassetta della posta una busta con con una fotografia, scattata dal branco alla figlia. Poi la confessione, in lacrime.
Ora la famiglia sta portando avanti le pratiche per trasferirla altrove, in un'altra scuola.
E intanto, come i professori, si chiede come possa non essersi resa conto di nulla. "Abbiamo cercato di trattare questa vicenda con tutta la delicatezza necessaria - ha spiegato il presidente del quartiere - Qui è come un piccolo paese. Queste notizie non aiutano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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