Torino, ragazze musulmane aggredite su un autobus

Prese a pugni e poi ricoverate in ospedale. La solidarietà del sindaco di Torino Appendino

Torino, ragazze musulmane aggredite su un autobus

È accaduto a Torino. Alcune ragazze musulmane sono salite a bordo di un autobus e sono state aggredite da un'altra passeggera. Una delle ragazze aveva paura di un cane presente sul mezzo con il suo padrone. Tutto è partito da lì. Una donna ha inveito contro di loro: “Avete paura di un cane ma non di farvi saltare in aria negli attentati…”. A darne notizia è il giornale islamico on-line "dailymuslim.it".

Dalle parole si è passati subito ai fatti. La situazione a bordo del mezzo pubblico è in poco tempo degenerata. Ad una delle ragazze musulmane è stato strappato il velo. Le giovani donne sono state aggredite e prese a pugni.

L'autista del bus ha subito chiamato la polizia che è intervenuta sul mezzo pubblico.

Una delle vittime è Fatima Zahara Lafram, sorella del presidente dell' UCOII (Unione Comunità Islamiche d'Italia); in un video pubblicato su youtube ha spiegato la dinamica dei fatti.

.

Dalla sala del pronto soccorso la giovane donna racconta, con gli occhi pieni di lacrime, come è scoppiata la rissa. Le ragazze sono state aggredite e prese a pugni e sono state poi trasportate all'ospedale di Torino per le cure sanitarie.

"Non è questa l'Italia in cui voglio far crescere i miei figli" ha dichiarato la donna nel video, sottolineando anche che però l'Italia è fatta dalle persone che sull'autobus hanno cercato di aiutarle e proteggerle. Al fianco delle donne si è schierata anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che su Facebook, sotto lo stato di una delle ragazze ha scritto "Massima solidarietà".

Da parte

sua, anche l’ANMI (Associazione Nazionale Musulmani Italiani) ha condannato fermamente quanto successo nel capoluogo piemontese, esprimendo vicinanza e solidarietà alle sorelle coinvolte nell’aggressione a sfondo razzista.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica